Belle, bellissime. Sensuali da morire. E abbastanza svestite in tantissime foto, non propriamente in linea con i suggerimenti sull’abbigliamento della Shari’a islamica. Sono Janice Joostema e Maya Ahmad, due fenomeni del web da milioni di follower. Per parte della stampa italiana, sono in realtà entrambe la stessa persona: la sorella di Salman Abedi, ritenuto il terrorista della strage di Manchester.
Insomma, una seria figuraccia per l’informazione. Che, nel falso mito della velocità su Internet – un paradigma ormai superato – continua a inanellare una serie di errori impressionanti.
A problema, però, aggiungi problema. Benché, sebbene la paternità dell’errore sia da attribuire al Corriere della Sera, a ruota lo cavalcano anche La Stampa e Repubblica. Parliamo probabilmente delle tre testate più autorevoli del Paese: questo è un serio campanello d’allarme.
Sia chiaro, tutti possiamo commettere errori. Il problema è come poi si pongono le testate sull’errore stesso. Cancellazioni di articoli, eliminazione delle tracce, come se la Rete dimenticasse. Non è così. L’umiltà in questo caso premia, anche quello di riconoscere l’errore.
Questa volta, qualcosa potrebbe in effetti muoversi perché, una delle due modelle, Maya Ahmad, avrebbe confermato la sua volontà di muoversi legalmente a Selvaggia Lucarelli, che l’avrebbe contattata poco dopo l’esplosione della bolla.
Chi è Maya Ahmad
Maya Ahmad è una ragazza che se pubblica una foto del genere su Instagram raccoglie intorno ai 15mila like, o “Mi Piace”, o cuoricini che dir si voglia. Si tratta di un vero e proprio business, per chi non lo sapesse. Non dissimile alle operazioni di fashion, food e travel blogger nostrani (un esempio su tutti è Chiara Ferragni).
Maya, per la precisione, ha un canale YouTube seguitissimo dove spiega i segreti di make-up, trucco, benessere del viso. Il suo trattamento per la notte, una telecamera davanti a uno specchio in cui illustra i suoi trucchi (e i prodotti che usa – cerchiamo di leggere tra le righe) conta a oggi oltre 260mila visualizzazioni (lo trovate qui: https://youtu.be/MDf5-WSnR6c).
Insomma, non è difficile pensare che una potenza del web del genere sia seguitissima dalle ragazze. Figuriamoci poi se non da una diciottenne.
Ed è proprio dalla pagina Facebook che verrebbe l’errore: sul profilo privato della giovane qualcuno avrebbe reperito le foto di Maya Ahmad, appunto, e di Janice Joostema.
Abbiamo provato a verificare ma – al momento – il presunto profilo della sorella dell’attentatore di Manchester non ha elementi pubblici se non quelli che Facebook impone: foto profilo e foto di copertina.
Chi è Janice Joostema
Ancor più imbarazzante, però, è pensare che la sorella di Salman Abedi possa essere una 18enne così:
Bellissima, carnagione olivastra, occhi da far squagliare qualsiasi maschietto. Ma soprattutto, evidentemente foto scattate a una modella. Che poco si prestano a raccontare una poco più che adolescente ragazza di Manchester.
Sul suo sito, stile minimal, pochi contenuti essenziali. Sui profili social (dove si definisce creative director) tantissimi fan che impazziscono per le sue foto, per le sue foto con determinati prodotti, per le foto dei soli prodotti (anche qui, si legga tra le righe).
Insomma, le due ragazze lavorano nella comunicazione. Sarebbe stato evidente a chiunque, nel campo del web, con una semplice occhiata alle foto – chiaramente scattate da professionisti con uno scopo e non da una ragazzina che si fa un selfie. Inoltre, non si somigliano.
Questa è la comunicazione del domani, ma pare che alcuni esperti di informazione sul web non ne siano ancora consapevoli. Al punto da prendere cantonate del genere.