Caduta dei capelli maschile: le cause più comuni

by Redazionale
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La caduta dei capelli è, come noto, un fenomeno piuttosto diffuso tra la popolazione maschile, ma quali sono le cause più comuni? In quest’articolo lo andremo a scoprire, non prima di aver fatto un’utile premessa.

La caduta di capelli in senso stretto, ovvero, in sostanza, il fatto di trovare dei capelli sul cuscino o sul pettine, è un fenomeno del tutto naturale che non deve allarmare.

Ogni capello, infatti, ha un suo naturale ciclo di vita destinato ad interrompersi; tutti i capelli, dunque, abbandonano il cuoio capelluto nei dovuti tempi per essere poi rimpiazzati da altri.

Si stima che ogni giorno si perdano, indicativamente, dai 50 ai 100 capelli; chiaramente, laddove la caduta dovesse rivelarsi particolarmente copiosa, ben superiore a tali cifre, è opportuno effettuare delle verifiche, di natura sia tricologica che medica.

Quella che viene comunemente (ed impropriamente) definita “caduta dei capelli” è in realtà un’alterazione dei suddetti processi di rigenerazione: in tali casi i capelli che abbandonano la testa, dunque, non vengono adeguatamente rimpiazzati, oppure viene a verificarsi una miniaturizzazione dei capelli a causa di un progressivo restringimento dei relativi follicoli.

Ma perché questo avviene?

Le possibili ragioni sono diverse, e per fare un elenco esaustivo può essere utile far riferimento ad una fonte di assoluta autorevolezza quale il sito Internet del noto centro medico tricologico Tricomedit Group, in cui è appunto presente un interessante approfondimento dedicato proprio alle cause della perdita dei capelli nell’uomo.

Fattori ereditari ed ormonali

Tricomedit Group, anzitutto, conferma ciò che è piuttosto noto, ovvero il fatto che la prima causa della caduta dei capelli maschile sia di natura genetica ed ormonale: si parla, in questi casi, di alopecia androgenetica.

In questi casi, dunque, il fatto che i capelli debbano diradarsi è sostanzialmente scritto nel DNA della persona, di conseguenza questa è la tipologia di calvizie su cui è più difficile intervenire in maniera preventiva. Ad oggi vi sono innumerevoli soluzioni per ovviare al problema della caduta dei capelli, si pensi ad esempio alle sempre più efficaci tecniche di autotrapianto.

L’alopecia androgenetica maschile tende a manifestarsi, perlomeno nelle sue fasi iniziali, in giovane età, indicativamente tra i 20 ed i 30 anni, non sono improbabili dei casi ancora più precoci.

Specifiche condizioni dei capelli e del cuoio capelluto

Tra i fattori che possono favorire l’insorgere della calvizie maschile vi sono, inoltre, determinate condizioni della capigliatura e del cuoio capelluto.

I capelli molto secchi, anzitutto, possono considerarsi “a rischio”, così come quelli eccessivamente grassi, è dunque molto importante riuscire a raggiungere, da questo punto di vista, un equilibrio.

Anche la forfora e le desquamazioni del cuoio capelluto possono rappresentare un nemico della salute dei capelli, stesso dicasi per la dermatite seborroica e la psoriasi.

In casi come questi, la strada da percorrere per scongiurare l’insorgere della calvizie è chiara: è necessario contrastare il problema alla radice, ed è importante farlo per tempo.

Nella grande maggioranza dei casi le condizioni citate possono essere fronteggiate efficacemente utilizzando degli shampoo specifici di qualità, non sono tuttavia da escludere trattamenti di altra tipologia, anche di natura medica.

Ciò che va assolutamente evitato, in ogni caso, è sbilanciarsi in “autodiagnosi”: si potrebbe ad esempio ritenere di aver bisogno di uno shampoo per capelli grassi, quando le esigenze sono in realtà diverse, le desquamazioni di una dermatite seborroica potrebbero essere scambiate per della semplice forfora, e via discorrendo.

Intraprendere trattamenti impropri può rivelarsi non solo inutile, ma anche dannoso, è dunque evidente che situazioni simili debbano essere assolutamente evitate; l’ideale, dunque, non può che essere sottoporsi ad una visita tricologica per avere un quadro chiaro del proprio caso clinico ed intraprendere così dei trattamenti adatti.

Stress e condizioni psicologiche

Tra principali cause della caduta dei capelli maschile, inoltre, il centro Tricomedit Group menziona lo stress, come anche il vivere momenti emotivamente molto impattanti come uno spiacevole evento traumatico.

Gli aspetti che correlano la salute dei capelli alle condizioni psicologiche della persona sono molteplici: lo stress, infatti, incrementa la produzione di cortisolo, quello che viene informalmente chiamato, appunto, “ormone dello stress”.

Livelli di cortisolo eccessivamente elevati hanno molteplici effetti negativi nei confronti dell’organismo, e tra questi ve ne sono anche alcuni che riguardano la capigliatura.

Le eccessive quantità di cortisolo possono infatti ridurre l’apporto sanguigno al cuoio capelluto, favorire l’insorgere di infiammazioni del medesimo e alterare il regolare ciclo di vita del capello.

Oltre a questo, va sottolineato che lo stress tende ad indebolire il sistema immunitario, e ciò può avere dei risvolti anche sulla condizione dei tessuti, tra cui, appunto, anche i capelli.

Se la reale causa della caduta dei capelli è individuabile nella condizione psicologica del paziente, la miglior soluzione non può che essere quella di ritrovare un buon equilibrio mentale e, possibilmente, cercare ridurre impegni e responsabilità per attenuare i livelli di stress.

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