VIOLENZA SULLE DONNE, IL GIORNO NERO

by Redazione
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Sono passate precisamente tre settimane dall’8 marzo, dove manifestazioni si sono ripetute in tutta Italia per condannare la violenza di genere che purtroppo vessa quasi a intervalli regolari il nostro Paese e riempie le cronache dei giornali. A 20 giorni da slogan e striscioni, si registra una delle pagine più buie, una recrudescenza terrificante che segna la distanza tra la società che vogliamo e quella che ancora viviamo.

Quattro distinti casi di violenza, quattro storie tremende da Vercelli a Caserta, in cui le vittime sono mogli, ex mogli e (nel caso di Roma) madri.

Santa Maria Capua Vetere, l’omicidio-suicidio: Gennaro Merola avrebbe ucciso la moglie Gerardino Di Pietro

Quando sono arrivati i carabinieri, il corpo di Gennaro Merola era riverso sull’asfalto di via Della Valle a Santa Maria Capua Vetere (in provincia di Caserta). L’ottantenne, pensionato, si sarebbe lanciato dal suo balcone. Sul letto nella sua abitazione c’era la moglie, Gerardina Di Pietro, 77 anni, senza vita. La donna è stata colpita alla testa, più volte, con un corpo contundente – verosimilmente un’ascia. L’ipotesi più accreditata è quella dell’omicidio-suicidio, ma per ora i militari dell’Arma non escludono alcuna ipotesi.

L’omicidio di Roma: Gianluca Sari mura il corpo della madre, poi si pente e chiama i carabinieri

Gianluca Sari, 51 anni di cui gli ultimi 15 passati tentando di curarsi al centro d’igiene mentale di Ostia, è reo confesso dell’omicidio della madre Maria Grazia Cornero, una donna ottantenne ex insegnante ora in pensione. L’uomo avrebbe accoltellato ripetutamente l’anziana madre poi, tentando di disfarsi del corpo, lo ha murato dietro una doppia parete di cartongesso. Diverse ore dopo si è pentito e ha chiamato le forze dell’ordine per autodenunciarsi, permettendo ai militari di ritrovare il cadavere. Succede a Roma, nel quartiere di Casal Palocco.

L’uxoricidio di Pinerolo

Anche Angelo Visciglia, 64 anni, si è consegnato personalmente ai carabinieri. Avrebbe accoltellato la moglie 52enne Battistina Russo per motivi riconducibili, come riporta il Lametino, alle spese domestiche. La coppia proveniva da Cosenza: l’uomo è disoccupato, la moglie lavorava come donna delle pulizie. La coppia ha anche un figlio, 30 anni, che al momento dei fatti non era presente a casa.

Vercelli, inseguimento e accoltellamento: sospettato l’ex marito

Inquietante episodio a Vercelli. Secondo le ipotesi investigative, la coppia protagonista di questo triste caso di cronaca era separata da qualche tempo. Lui l’avrebbe aspettata all’uscita dal lavoro, l’avrebbe inseguita e speronata con l’auto e una volta che la donna avrebbe cercato la fuga a piedi, l’avrebbe raggiunta e l’avrebbe accoltellata. Succede a Borgo Vercelli dove i carabinieri hanno fermato l’ex marito. La donna è in condizioni critiche all’ospedale di Vercelli.

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