A tradirli è stata una rapina alla gioielleria Zoppi di Casal di Principe, o meglio ha permesso ai militari dell’Arma di mettersi sulle loro tracce: 19 persone sono state arrestate e risultano indagate per associazione per delinquere, rapina aggravata, furto aggravato, furto aggravato in abitazione, estorsione e ricettazione.
Tre persone hanno perpetrato la rapina (una delle quali a volto scoperto), una quarta li prelevava per fuggire. Ed è proprio l’auto (non di provenienza delittuosa, si legge nel comunicato della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord e diffuso dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta) e la ricostruzione del percorso di fuga ad aver dato impulso alle indagini.
La gang delle rapine del Casertano, i colpi messi a segno
Così, con un’attività investigativa andata avanti fino allo scorso dicembre, i militari dell’Arma sono riusciti a individuare il presunto “capo” e altri 5 presunti membri dell’associazione per delinquere, individuando inoltre altri 13 presunti complici. Il modus operandi ricostruito dai carabinieri dimostra la meticolosità con cui il gruppo criminale preparava i suoi colpi, con accurati sopralluoghi da parte dei sodali e un sistema di turnazione delle armi da custodire.
Almeno 20 gli episodi riconducibili alla banda, che hanno fruttato un introito del valore complessivo di oltre 100mila euro:
- la rapina alla gioielleria Zoppi già citata e documentata anche nel video diffuso dai carabinieri;
- due diverse rapine al bar tabacchi Peccati Divini di Giugliano, in cui è stata sottratta merce per il valore di 2000 euro;
- la seguente ricettazione delle sigarette rubate nella rapina;
- il furto di due Fiat Panda con la chiave denominata mille righe;
- la tentata rapina del bar Zanzibar di Villaricca, non messa a segno perché il proprietario dell’attività commerciale si è richiuso dentro subito dopo l’apertura e, il giorno dopo, una pattuglia dei carabinieri era in zona – per questo colpo sarebbe stata utilizzata la Fiat Panda rubata;
- la rapina alla gioielleria Tammaro di Villaricca;
- la rapina al tabacchino Rugantino di Giugliano;
- un tentato furto in una tabaccheria di Villaricca saltata perché nel momento di scassinare la saracinesca alcuni clienti dell’attività commerciale erano di passaggio nella zona;
- rapina al Supermercato “A Casa Mia” di Casapulla, commessa da 2 indagati unitamente ad altri complici, minacciando il titolare e i dipendenti con due fucili ed una pistola ed impossessandosi di un importo superiore ai 50.000 euro;
- rapina al centro medico polidiagnostico Benedetto Croce di Giugliano in Campania, commessa da un indagato unitamente a soggetto non identificato, minacciando il proprietario ed una dipendente con una pistola e sottraendo 250 euro dalla cassa del centro e 400 euro dal portafogli del titolare;
- rapina al distributore di carburanti ALS di Villaricca, commessa da 3 soggetti minacciando i dipendenti con una pistola e prelevando somma contante pari a 1500 euro;
- furto nella bottega di artigiano in Arzano di Napoli, commesso, a vario titolo, da 3 soggetti che penetravano all’interno dell’esercizio commerciale utilizzando la chiave fornita dalla basista, coindagata, domestica presso l’abitazione della vittima, e asportavano un televisore LCD e una carta Bancoposta;
- diversi furti in abitazione; particolarmente rilevante quello perpetrato a casa di un’anziana di Giugliano parente di una degli indagati.