Pompei, una scoperta straordinaria: un nuovo affresco svela i misteri di Dioniso

“Tra 100 anni la giornata di oggi verrà vissuta come storica", le parole del ministro Giuli

by Rosanna Astengo
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A più di un secolo dalla scoperta della celebre Villa dei Misteri, Pompei torna a stupire con un nuovo straordinario rinvenimento. Durante gli scavi nell’insula 10 della Regio IX, nel cuore del sito archeologico, è emerso un imponente affresco, una “megalografia” che raffigura il corteo di Dioniso, il dio del vino e dell’estasi mistica.

Il fregio, che decora tre pareti di una grande sala destinata ai banchetti, rappresenta baccanti danzanti, satiri intenti a suonare strumenti musicali e a compiere riti di libagione, e una giovane inizianda accompagnata da un sileno con una torcia, simbolo del rito di iniziazione ai misteri dionisiaci. Una peculiarità della rappresentazione è che tutte le figure appaiono dipinte su piedistalli, come fossero statue, pur mantenendo una vivacità straordinaria nei movimenti e nei colori.

Gli archeologi hanno battezzato la dimora “Casa del Tiaso”, in riferimento al corteo di Dioniso. Il fregio, attribuibile al II Stile della pittura pompeiana e databile tra il 40 e il 30 a.C., offre un nuovo sguardo sulla dimensione religiosa e rituale dell’antichità, confermando il ruolo centrale di Pompei come straordinaria testimonianza della classicità mediterranea.

“Tra cento anni la giornata di oggi verrà vissuta come storica perché storica è la scoperta che mostriamo” – ha dichiarato il Ministro della Cultura Alessandro Giuli – “Tutto questo rende preziosa la ripresa delle attività di scavo a Pompei, che il Governo sostiene con convinzione.”

Il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ha sottolineato il profondo significato simbolico della rappresentazione: “La baccante incarnava per gli antichi il lato selvaggio e indomabile della donna, in contrasto con l’ideale classico di femminilità associato a Venere. Questi affreschi adornavano spazi di festa, ma dietro la loro bellezza si intravedono i segni di una crisi religiosa del mondo antico.”

L’ambiente del Tiaso sarà visibile fin da subito attraverso visite guidate al cantiere, su prenotazione, con accesso in gruppi ristretti. Il progetto di scavo e valorizzazione della Regio IX, avviato nel 2023 su un’area di oltre 3.200 mq, ha già portato alla luce due case sannitiche trasformate in officine produttive nel I sec. d.C., oltre a un’ampia domus con affreschi di ispirazione mitologica e un quartiere termale.

Mentre gli scavi si avviano alla conclusione, la scoperta della megalografia dionisiaca conferma Pompei come un tesoro inesauribile, capace di restituire nuovi frammenti di storia e di vita dell’antichità con un fascino che attraversa i secoli.

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