Compleanno con mostra Ex Novo per il Plart, museo dedicato interamente alla plastica, unico nel suo genere in Europa. Le attività della fondazione di via Martucci a Napoli diretta da Maria Pia Incutti il 25 gennaio 2018 compiono dieci anni: un momento importante per fare un resoconto: quaranta mostre, quindici convegni, trenta corsi di formazione e workshop sul restauro dei materiali polimerici e sul design tenuti da artisti e designer contemporanei provenienti da tutto il mondo. Oltre duemila gli oggetti in plastica acquistati e collezionati negli anni da Maria Pia Incutti, tra pezzi di design anonimo e d’uso quotidiano e opere di designer e artisti contemporanei. E non mancano, tra borse, giocattoli, apparecchi elettrici non mancano oggetti che hanno fatto la storia del design: i prototipi della Gufram in poliuretano espanso risalenti agli anni Sessanta e Settanta del ‘900, Capitello, la dormeuse a forma di capitello inclinato a firma dello Studio 65, Cactus, l’attaccapanni-cactus di Guido Drocco e Franco Mello, Tavolo-erba, l’esemplare unico del tavolo-prato e Incastro la seduta-scultura in due parti, entrambi di Mello, Pratone, la poltrona fatta di steli giganti di Giorgio Ceretti, Pietro Derossi e Riccardo Rosso, la seduta Farfalla, il tappeto Pavé Piuma di Piero Gilardi, tutti in poliuretano.
La mostra Ex Novo, la sedia protagonista
Ci sono oggetti che sono entrati a far parte del nostro quotidiano, di cui diamo per scontata l’esistenza sebbene senza di questi la vita non sarebbe così comoda: Ex Novo, la mostra con cui il Plart festeggia i suoi dieci anni, è un progetto dedicato alla sedia che sarà l’indiscussa protagonista della festa organizzata per il 25 gennaio alle 18:00.
Ex Novo, a cura di Pina Di Pasqua, è un progetto che vuole restituire una seconda vita a oggetti di uso quotidiano. Il manufatto che è stato ripensato e a cui è stata conferita nuova linfa vitale è la sedia. Gli artisti coinvolti sono: Mario Coppola, Emmanuele De Ruvo, Gerardo Di Fiore, Gaetano Di Riso, Matteo Fraterno, Yumi Karasumaru, Gianroberto Iorio, Pasquale Persico, Felix Policastro, Carmine Rezzuti e in ultimo un’interpretazione artistica del laboratorio di GayOdin.