Tredici persone ritenute affiliate ai due clan di camorra storicamente egemoni a Ercolano, gli Ascione – Papale e i Birra – Iacomino, sono state arrestate questa mattina dai Carabinieri della compagnia di Torre Del Greco. Si tratta del risultato di circa cinque anni di indagini (dal 2009 al 2013) volti a spezzare (per utilizzare il termine degli stessi militari dell’Arma) la morsa del racket che da 20 anni attanagliava la città in provincia di Napoli.
L’ordinanza è stata emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea. Gli arrestati, nove dei quali ritenuti affiliati agli Ascione – Papale e quattro ritenuti affiliati ai Birra – Iacomino, dovranno rispondere a vario titolo dei reati di estorsione e tentata estorsione, aggravati dal metodo mafioso.
Arresti a Ercolano, le indagini
Cinque anni di articolate indagini, intercettazioni, dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia e – come sottolineano i Carabinieri – le denunce dei commercianti e degli imprenditori ercolanesi che sono riusciti a mettersi alle spalle la paura di ritorsioni.
Decine i casi di estorsioni documentati e accertati dai militari della Benemerita, alcuni posti in essere con “metodi efferati”.
La vittoria del “Modello Ercolano”
Un risultato che secondo gli investigatori non sarebbe potuto arrivare senza l’intesa tra le parti chiamate in causa in quello che è passato alla storia come modello Ercolano: fondamentale la collaborazione tra le vittime vessate dalle richieste dei clan, i carabinieri, la DDA partenopea e l’associazione antiracket “Ercolano per la legalità”.