Le telecamere nascoste dalla Polizia di Stato nella scuola di Amorosi (Benevento) sembrano non lasciare spazio a altre interpretazioni: la condotta di M.L., 51enne maestra di scuola primaria, è violenta e subito è scattata la sospensione dal servizio.
Nel video diffuso dalle forze dell’Ordine alcuni gesti – strattonamenti, ceffoni, quaderni in testa – sono evidenti. Non solo, ma gli investigatori hanno fornito ulteriori dettagli delle intercettazioni ambientali in cui l’insegnante apostroferebbe i suoi piccoli allievi con termini del tipo “cretini”, “stupidi”, “ciucci” o addirittura “ritardati mentali”.
Maestra sospesa a Amorosi (Benevento), le indagini sui maltrattamenti
Le indagini – come spesso capita in analoghi fatti di cronaca – hanno preso il via dalle denunce di alcuni genitori insospettiti da racconti e comportamenti dei propri figli. Una volta raccolto questo appello, i poliziotti hanno provveduto a installare delle telecamere nascoste per documentare gli eventuali maltrattamenti subiti dai piccoli allievi. Parliamo, difatti, delle prime due classi di una scuola primaria (dai 5 ai 7 anni).
Oltre al linguaggio “colorito” i poliziotti hanno potuto estrarre, visionando le registrazioni, atteggiamenti di probabile violenza fisica oltre che verbale. Nel comunicato diramato dalla Procura della Repubblica di Benevento si parla di “stato di costante soggezione psicologica“.
Si noti ad esempio, nel video pubblicato, intorno al minuto 1:20 la reazione scomposta di un bambino pesantemente richiamato quando la maestra si gira di spalle.
Il provvedimento
Sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio per un anno: questo il provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Benevento e notificata questa mattina dagli uomini della Squadra Mobile della città sannita. La donna risulta attualmente indiziata per maltrattamenti nei confronti degli alunni.