Sono le otto di sera circa quando due uomini armati hanno fatto irruzione in una moschea a Quebec, in Canada, e hanno aperto il fuoco contro i fedeli musulmani raccolti nella preghiera della sera. Secondo alcuni testimoni, gli attentatori erano armati di pistole e fucili. Sei persone sono rimaste uccise, almeno otto feriti. Questo il tragico bilancio di quello che le autorità canadesi hanno definito senza dubbi “atto terroristico”. I due uomini del commando sono stati arrestati dopo aver tentato la fuga e la polizia canadese al momento non ritiene ci siano altri attentatori in fuga.
(foto di Alexandre Duval, giornalista di Radio Canada Quebec, pubblicata su Twitter)
Moschea di Quebec, i precedenti
Già in passato c’erano stati preoccupanti segnali per la comunità islamica di Quebec, tra cui il ritrovamento di una testa di maiale all’ingresso della struttura. E non è un episodio isolato in Canada: basti pensare che lo stesso centro è stato già bersaglio di raid vandalici, che un’altra moschea pochi anni fa era stata imbrattata di sangue di maiale e che un altro luogo di preghiera è stato dato alle fiamme poche ore dopo l’attentato di Parigi.
Le parole del primo ministro Justin Trudeau
Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha affidato a un tweet le primissime dichiarazioni dopo l’attentato di Quebec:
Tonight, Canadians grieve for those killed in a cowardly attack on a mosque in Quebec City. My thoughts are with victims & their families.
le parole cinguettate da Trudeau. “Stasera, i Canadesi piangono per le vittime dell’attacco codadrdo in una moschea in Quebec City. Il mio pensiero va alle vittime e ai loro familiari”.
Lo stesso Trudeau è stato tra i primi a definire quello di Quebec City un “attentato terroristico contro i musulmani”.