Saldi Invernali in Campania 2018: le stime parlano di inversione di tendenza

by Federica Colucci
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Saldi Invernali in Campania: in questo 2018 potrebbe invertirsi una tendenza radicata negli anni e confermata dai numeri di cali degli acquisti. Quest’anno, infatti, sembra proprio essere la volta buona per vedere gli acquisti in aumento. Lo confermerebbero le (puntuali) stime elaborate dalla Federconsumatori Campania: quest’anno il 38 percento dei campani approfitterà dei saldi invernali e la spesa orientativa per nucleo familiare si aggirerà intorno ai 153 euro a famiglia, un lieve aumento del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2017.

I saldi in Campania partiranno il 5 gennaio, in linea con le altre regioni d’Italia (fanno eccezione Basilicata, 2 gennaio, Val d’Aosta, 3 gennaio, e Sicilia in cui si parte il 6). Nonostante i timidi segnali di ripresa, la situazione resta ancora preoccupante. Non basta questo aumento per restituire fiducia e potere d’acquisto ai campani: “I napoletani – afferma il presidente di Federconsumatori Campania Rosario Stornaiuolo – gireranno molto per verificare eventuali acquisti da poter effettuare ma, non avendo grandi risorse, dedicheranno le poche disponibili agli acquisti per i più piccoli con gli ultimi regali in prossimità dell’Epifania”.

Insomma, una lieve ripresa che non vuol dire che sia tutto rose e fiori, anzi. Inoltre, a far desistere gran parte dei campani dagli acquisti ci si mettono anche le utenze: per i napoletani nello specifico sono previsti aumenti delle bollette che vanno dal 5,3% per l’elettricità al 5% per il gas per il primo trimestre 2018 pari ad un aumentare complessivo annuo per tutte le utenze di circa 1.450,00 euro a famiglia. Previsti anche aumenti per i transiti autostradali + 6% per il tratto Napoli-Salerno della A3 e circa il 5% per la tratta della tangenziale di Napoli. Se a questi si vanno ad aggiungere operazioni commerciali come il black friday e la sempre maggior penetranza degli acquisti sul Web, il quadro resta comunque sconsolante.

Il decalogo anti-truffa per i Saldi Invernali in Campania 2018

Rosario Stornaiuolo

Rosario Stornaiuolo, presidente di Federconsumatori Campania

Puntuale arriva anche il decalogo anti-truffe di Federconsumatori. Ecco una serie di indicazioni per difendersi dalle truffe e dagli incauti acquisti, che riportiamo integralmente.

  • Conservare sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Si hanno due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.
  • Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Stare alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
  • Girare. Nei giorni che precedono i saldi andare nei negozi a cercare quello che interessa, segnandone il prezzo; si può così verificare l’effettività dello sconto praticato e andare a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.
  • Consigli per gli acquisti. Cercare di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: così si è meno influenzabili dal negoziante e si corre meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non si aveva alcun bisogno. Valutare la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidare dei marchi molto simili a quelli noti.
  • Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
  • Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
  • Negozi e vetrine. Non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
  • Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
  • Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
  • Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi alle associazione dei consumatori, oppure chiamate i vigili urbani.

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