PROSTITUZIONE A NAPOLI, LA DENUNCIA DI COPPOLA: “GIANTURCO NON DEGNA DI UNA NAPOLI CIVILE”

by Comunicato Stampa
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«Quello che accade quotidianamente a Gianturco è indegno di una città civile. A pochi passi dai luoghi dove hanno sede le istituzioni cittadine e regionali assistiamo quotidianamente alla compravendita di esseri umani da parte di organizzazioni criminali senza scrupoli. La notizia del fermo di due napoletani che si appartavano con due prostitute nigeriane non ci ha lasciato, purtroppo, sorpresi. Sono anni che denunciamo quello che accade tutti i giorni dalle parti di via Gianturco. Prostitute giovanissime, spesso minorenni, adescano clienti sotto gli occhi indifferenti della cittadinanza che si sta tristemente abituando a questa pratica ignobile. Quando ero presidente della IV Municipalità avevo lanciato una doppia proposta che vedeva, da un lato, l’inasprimento delle pene contro chi frequenta le prostitute e, dall’altro, la legalizzazione e, soprattutto, la regolamentazione della prostituzione. Crediamo che sia necessario creare delle case protette dove chi vuole può esercitare il mestiere più antico del mondo al riparo dai balordi di strada. Colpire l’offerta non è possibile, è possibile però evitare che in questo giro finiscano ragazzine minorenni che devono essere salvaguardate ad ogni costo. A suo tempo la mia proposta fu recepita e approvata dall’allora Assessore Narducci, il sindaco de Magistris ha poi puntualmente lasciato finire nel dimenticatoio una proposta che poteva servire a togliere dalla strada centinaia di ragazze e, contemporaneamente, a dare decoro e dignità ad un intero quartiere».

Sono le dichiarazioni di Armando Coppola, presidente dell’associazione Napoli in Sinergia, circa il fermo, da parte della polizia municipale, di due cittadini napoletani che si appartavano con due prostitute nigeriane nella zona di Gianturco.

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