Come sarà la Francia del nuovo presidente Emmanuel Macron

by Felice Luca Maglione
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Emmanuel Macron

Il 7 Maggio 2017, la Francia ha scelto Emmanuel Macron come nuovo Presidente. Al netto degli slogan, soprattutto sui media italiani, poco si è parlato del suo programma economico e sociale, aldilà del forte europeismo del leader di EM! (in chiave perlopiù negativa).

Il programma di Emmanuel Macron: economia

Il punto più importante della piattaforma di En Marche è senza dubbio la manovra economica. Macron propone di:

  • Riportare il rapporto deficit/PIL al 3%, in continuità con la precedente presidenza. Il conseguimento dell’obiettivo dovrebbe essere facilitato da una crescita del PIL prevista attorno all’1,4% annuo a inizio mandato, e che poi, malgrado la restrizione fiscale, accelera all’1,7% (anche se le crescite sono piuttosto ottimiste)
  • Dei 55-60 miliardi di tagli, circa la metà saranno diretti alla diminuzione del deficit allo 0,5% del PIL potenziale entro il 2022
  • Ridurre il cuneo fiscale a famiglie ed imprese per circa 1 punto di PIL, eliminando i versamenti per la disoccupazione e per la malattia a carico del lavoratore (l’assurance maladie), il taglio netto – 10 punti percentuali – delle tasse per le aziende che assumono col salario minimo (SMIC).;
  • A copertura delle misure espansive e della riduzione del disavanzo, taglio della spesa pubblica di 60 miliardi in cinque anni, che sarà in parte raggranellato con un patto con le collettività locali per un taglio dei costi di 2 miliardi annui, da ottenere in larga parte tramite riduzione del personale (70 mila posti in 5 anni): 10 miliardi totali nel quinquennio;
  • piano d’investimenti da 50 miliardi, di cui ben 30 impiegati per la transizione ecologica e la formazione della forza lavoro. I restanti 20 mld dovrebbero essere indirizzati in progetti per l’agricoltura (5mld), la sanità (5mld), la modernizzazione della pubblica amministrazione (5 mld) e della rete dei trasporti (5 mld). L’impulso maggiore sul PIL dovrebbe vedersi nel 2020-21.

Lavoro

Anche in questo caso, Macron si pone in buona continuità con la precedente presidenza, anche se con alcune spiccate (e necessarie) differenze. Introduzione di ulteriore flessibilità nel mercato del lavoro (portando avanti l’impianto della sua loi travail, varata sotto la presidenza Hollande), incentivi all’auto-imprenditorialità e alla formazione professionale. Tuttavia, rispetto alla precedente legge vi sono alcune  particolarità.

  • Penalizzazione dei datori di lavoro che usano troppi contratti a breve termine, spingendo per il ricorso all’indeterminato soprattutto nei quartieri più disagiati
  • Estensione del diritto all’assegno anche ai lavoratori dimissionari una volta ogni cinque anni. Il sussidio non sarà più versato se il disoccupato dovesse rifiutare più di due offerte di lavoro giudicate “decenti”, ovvero dallo stipendio inferiore a non più del 20-25% al massimo rispetto a quello del precedente impiego. In linea generale, l’obiettivo finale leader di En Marche!è di riportare il tasso di disoccupazione (attualmente al 9,7%) al 7% entro il 2022.
  • detassazione degli straordinari lavorativi per circa 3 miliardi

Inoltre, è favorevole ad ammorbidire l’attuale legge che stabilisce un limite massimo di 35 ore lavorative settimanali (anche se, mediamente, i francesi lavorano circa 40 ore). Nessuna modifica è invece prevista per l’età pensionabile, che rimarrà a 62 anni, nonostante ci sia la necessità di una riforma del sistema pensionistico al fine di renderlo più equo ed uniforme, eliminando le grosse differenze tra le pensioni degli impiegati statali e quelli privati ed instaurando un regime unico, che sostituisca i 37 attualmente vigenti, calcolato in base all’aspettativa di vita.

eliseo presidenziali francesi

L’Eliseo (fonte: Wikipedia)

Sanità ed istruzione

La prima  necessità è quella di dimezzare il tasso di crescita della spesa sanitaria al 2,3% (4,6% attuale)per cercare di risparmiare circa 3 mld all’anno fino al 2022. Questo dovrebbe permettere di finanziare il rimborso al 100% di alcune spese (occhiali, apparecchi uditivi e odontotecnici) comprese nei 5 mld di cui sopra. Un obiettivo ambizioso è invece l’eliminazione, o la diminuzione, del fenomeno dei “deserti medici” (intere zone del territorio nazionale, quelle rurali in particolare, dove è impossibile trovare un medico se non a decine di chilometri di distanza).

Per quel che riguarda l’istruzione, Macron vuole riformare la scuola investendo di più sulle periferie e pagando meglio gli insegnanti. Promette la creazione da 4.000 a 5.000 cattedre e di ristabilire le classi bi-lingue. Per la cultura invece propone un assegno da 500 euro per gli under 18, finanziati dallo Stato e dalle grandi multinazionali.

Famiglie

Esonero per l’80% dei contribuenti dell’ imposta sulle proprietà immobiliari, la famosa IMU francese. Modifica del regime dei quozienti familiari, consentirà alle coppie di redigere le dichiarazioni dei redditi autonomamente, favorendo in questo modo il coniuge con le minori entrate.

Diritti, democrazia ed ambiente

Oltre all’abbandono del nucleare, dal punto di vista ambientale è’ previsto un investimento da 15 miliardi da stanziare per la permuta dei veicoli inquinanti attraverso un sostegno per chi ne acquista un altro, nuovo o di seconda mano, meno inquinante. Saranno garantiti inoltre i diritti (riconoscimento giuridico) ai bambini nati da maternità surrogate fuori dai confini francesi. Sarà vietato ai politici di occupare posti nei cda delle aziende. Sarà sancito l’obbligo per i parlamentari di notificare al fisco le indennità, attualmente escluse dal calcolo delle remunerazioni. Riduzione di un terzo il numero dei parlamentari stessi, “non tanto per risparmiare soldi quanto per esigenze di trasparenza ed efficienza”.

Sicurezza ed antiterrorismo

Previsto un aumento del budget per la difesa del 2% all’anno che sarà suddiviso in:

  • Creazione di 10.000 posti di lavoro in più nella polizia, ripristinando la figura del poliziotto di quartiere (police de sécurité quotidienne) che era stata soppressa da Nicolas Sarkozy;
  • Creazione di 15000 nuovi posti in più per i detenuti nelle carceri, con la creazione di centri specifici per la detenzione dei foreign fighters.

Dal punto di vista etico, Macron prevede di rafforzare la visione laica dello stato, si è detto contrario infatti al divieto del velo nelle università e al divieto del ritiro della nazionalità (déchéance de nationalité)

L’aumento delle imposte colpirà principalmente i carburanti, con l’allineamento delle accise del diesel a quelle della benzina senza piombo e nuove tasse (la famigerata taxe carbone) sulle emissioni di diossido di carbonio , che dovrebbe generare un flusso di 12,5 miliardi.  L’obiettivo dichiarato è  limitare il peso dello Stato nell’economia francese al 52% (contro l’attuale 55), avvicinandosi media europea (48,5%), con una notevole svolta di modello economico.  il deficit nominale, quindi, dovrebbe passare dal 3% stimato per il 2017 all’1% nel 2022.

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