Giovanni Leonardo Damigella: “La crisi di governo è un atto di irresponsabilità: chi l’ha provocata tradisce la Nazione”

by Comunicato Stampa
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“Provocare una crisi di governo, in questo momento critico per l’Italia e per i destini dell’Europa, è un atto da irresponsabili. Il nostro paese, già alla prese con una crisi epocale in un momento difficile, ne avrà conseguenze pesantissime”.

Parla Giovanni Leonardo Damigella, imprenditore del marmo e titolare della Mondial Granit, azienda con sedi a Chiaramonte Gulfi (Rg), Trapani, Carrara e Verona. Damigella è molto critico nei confronti del presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.

“Far cadere il governo in un momento come questo è una scelta sconsiderata. Non ci si rende conto che, in questo momento, siamo in una situazione di emergenza. Siamo attesi da un autunno difficile: in settembre e in ottobre, gli osservatori economici prevedono un’inflazione al 20 per cento. Questo significherà far crollare il potere d’acquisto delle famiglie e potrebbe innescare una spirale pericolosissima. In autunno, si prevede anche un aumento dei costi dell’energia: anche questo metterà in difficoltà le famiglie e potrebbe far chiudere molte imprese. Siamo in emergenza: se fossimo in guerra, chi agisce così verrebbe processato per alto tradimento. Ma noi, in qualche modo, è come se fossimo in guerra, perché la guerra è alle nostre porte”.

Damigella lancia un appello alla responsabilità: “I deputati sono eletti dal popolo, rappresentano il popolo e le istituzioni. Secondo la nostra Costituzione (articolo 67) rappresentano la Nazione senza vincolo di mandato. Ciascuno si assuma le proprie responsabilità. È assurdo che si possa scegliere di rinunciare al governo Draghi e di chiamare l’Italia e gli italiani al voto. Draghi è l’unico leader credibile a livello europeo e grazie a lui l’Italia ha ottenuto fiducia e credibilità a livello internazionale. Se questo accadrà, come sembra, sappiamo dove ricercare le responsabilità”.

Damigella pone poi l’accento sulla questione del termovalorizzatore di Roma, uno dei nodi del contendere nella crisi attuale: “La posizione contraria ai termovalorizzatori è ingiustificata. Nelle principali città europee sono stati realizzati da tempo e hanno risolto il problema dei rifiuti, trasformandoli in energia. A Copenaghen sopra il termovalorizzatore è sorta una pista da sci. A Napoli, esso ha risolto problemi annosi. La questione dei termovalorizzatori deve essere demandata al governo, che devono realizzarli e gestirli tramite dei commissari. Non possono essere affidati al parere dei sindaci. La questione ambientale ha caratura nazionale e spetta al governo affrontare questa situazione e assumere le decisioni necessarie”.

 

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