Si è conclusa martedì 23 maggio la 13° edizione di Vitignoitalia. Grande successo anche quest’anno, specialmente nei primi due giorni di manifestazione, che hanno fatto registrare un incremento del 15% delle presenze rispetto al 2016. Parliamo di oltre 17.000 ingressi sia di professionisti e sommelier, ma anche di turisti, curiosi e winelover. Protagonista sicuramente il territorio del sud ad esempio con i laboratori sul vino come “Le Varie Sfaccettature del Taurasi”, e sul cibo “Tartufo Nero dell’Irpinia”. Anche quest’anno la partecipazione
Non è mancata l’arte in questo evento con l’opera disegnata da Antonio Rizzi Zannoni “Bouquet Divino”, sovrapposta a una carta geografica della Provincia di Napoli del XVIII secolo, è diventata l’immagine ufficiale di Vitignoitalia.
Sono stati assegnati il 20 maggio i 5 premi , uno per categoria, della prima edizione del Napoli Wine Challenge. La premiazione, avvenuta in diretta Facebook e tenuta da Daniele Cernilli, alias Doctor wine, ha visto trionfare i vini campani. “Un challenge molto interessante – ha commentato Daniele Cernilli, presidente di giuria – con una giuria variegata, ma che non ha faticato a trovare un linguaggio comune. Il successo delle etichette campane testimonia della crescita di questa regione che ormai da tempo si è attestata tra quelle in grado di esprimere una qualità e una varietà di assoluto valore”. La giuria, presieduta da Daniele Cernilli con affianco Luciano Pignataro e un team che ha visto la partecipazione di Chiara Giannotti, Chiara Giorleo, Adele Elisabetta Granieri, Wanda Mann (giornalista statunitense) e Patrick Low (buyer di Singapore), hanno tenuto una degustazione alla cieca che ha visto vincitori:
- per la categoria “Spumanti”: il Caprettone di Casa Setaro;
- per i bianchi ex aequo tra la Falanghina Benevento IGP 2016 di Castelle e il Campania Fiano IGP 2014 Oi Nì dell’azienda agricola Eduardo Scuotto;
- per i rosati netta affermazione di Piedirosè, Pompeiano Rosato IGP 2016 della cantina Iovine.
- per i rossi, nonostante la dura sfida, a spuntarla è stato il Taurasi 2008 di Calafè.
- per i vini da dessert è stato conquistato, con un punteggio medio che ha sfiorato i 92/100, dalla Falanghina passita di Castelle.