La ‘ndrina dei Condello messa alle strette: 26 arrestati tra gli elementi di spicco dell’organizzazione criminale. L’operazione, denominata Sansone, è stata eseguita dai Carabinieri del Ros su ordine della DDA di Reggio Calabria. Si tratta di uno dei filoni dell’inchiesta “Meta” che già nel 2010 aveva portato alla luce i legami tra la ‘ndrangheta e alcuni imprenditori. Inquietanti correlazioni con i lavori per il Ponte sullo Stretto e quelli dell’A3 Salerno – Reggio Calabria.
La ‘ndrangheta e gli interessi sul Ponte sullo Stretto
Figura chiave in questo senso era l’imprenditore Pasquale Calabrese, anch’esso tra i destinatari del provvedimento di fermo. L’imprenditore, secondo gli inquirenti, è impegnato sia nei lavori dell’A3 che in quelli per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Nel provvedimento a firma della DDA si sostiene che sia proprio “l’assetto imprenditoriale riconducibile al Calabrese” lo “strumento per favorire lo svolgimento delle attività delinquenziali a lui demandate dalla cosca di riferimento”. Secondo quanto raccolto dagli inquirenti parte dei proventi derivanti dall’aggiudicazione dei lavori venivano “versati” alla “cosca Bertuca“.
(fonte: Il Fatto Quotidiano)
Operazione Sansone, gli arrestati
In totale sono 23 gli arrestati e 3 ad aver ricevuto l’ordine di arresto ai domiciliari. Tra i destinatari del provvedimento di fermo ci sono i presunti fiancheggiatori del boss Domenico Condello, detto “Micu u pacciu”. L’uomo è stato arrestato nel 2012 dopo venti anni di latitanza. Raggiunti dai militari dell’Arma gli uomini di spicco della cosca Condello, tra boss e altre figure. Ma a finire nel mirino dei carabinieri anche elementi di spicco di altre organizzazioni. In totale sono più di 40 gli indagati, tra questi sembra esserci anche un membro delle forze dell’ordine.