ISTITUTO PASCALE, 6 ARRESTI: TRA QUESTI UN PRIMARIO E UN DIRIGENTE ASL

by Gloria Esposito
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Un nuovo terremoto si abbatte sulla sanità campana, a pochi giorni dallo scandalo Loreto Maresei persone sono state arrestate nell’ambito di un’indagine sulle presunte irregolarità nelle forniture all’Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli.

Tra i destinatari del provvedimento cautelare il primario del reparto di oncologia interna Francesco Izzo (ai domiciliari) e la moglie Giulia Di Capua e l’attuale direttore dell’Asl Napoli 1 Elia Abbondante.

Forniture all’Istituto Pascale, cosa sarebbe accaduto?

Le indagini, condotte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, avrebbero permesso di accertare come nell’ambito degli acquisti di prodotti medicali e macchinari necessari alle cure anti- tumorali che il Pascale effettuava, alcuni di questi fossero dichiarati “unici e infungibili” ovvero i soli adatti per quella tipologie di cure, creando le condizioni per cui si doveva procedere urgentemente. Sarebbero state così aggirate le norme e evitati gli appalti, facendo in modo che i medicinali e le apparecchiature fossero comperati mediante trattative private.  La società vincitrice degli appalti poi adoperava per la distribuzione società che sembrerebbero essere riconducibile appunto alla moglie del primario, aumentando inoltre il prezzo di acquisto dei dispositivi. I reati ipotizzati sono corruzione e turbativa d’asta e il valore complessivo delle aggiudicazioni illegali delle aste sarebbe quantificabile per circa 1.900.000 euro.

“Bisogna stare attenti a non fare di tutta l’erba un fascio. L’ Istituto Nazionale dei Tumori ‘Pascale’ di Napoli è e resta un’eccellenza con medici, ricercatori e infermieri eccezionali che curano e salvano la vita di migliaia di pazienti”. Lo ha detto la capogruppo del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, commentando la clamorosa inchiesta.  “E’ una vicenda squallida – attacca Ciarambino – tra gli arrestati figura anche l’attuale direttore generale dell’Asl Napoli  1 Centro, Elia Abbondante, che all’epoca dei fatti come direttore amministrativo dell’Istituto avrebbe dovuto controllare le procedure di acquisto e i bandi di gara”.

“Come Movimento 5 Stelle chiediamo al presidente De Luca di assumersi la responsabilità della sua nomina – sottolinea Ciarambino – e rimuovere immediatamente Abbondante. De Luca e i suoi nominati stanno precipitando la sanità campana nel baratro”.

“Le vicende di questi giorni dell’Ospedale Pascale di Napoli – dichiara Rosario Stornaiuolo, Presidente della Federconsumatori Campania –
relative all’ennesimo illecito erarario ai danni della sanità pubblica che inevitabilmente poi ricadono sui cittadini aumentando i costi di accesso alle cure sanitarie, sono conseguenza di un’idea orma fatta strategia secondo la quale la sanità è un’azienda, con manager super pagati che deve rispettare un piano industriale facendo utili invece, di uno strumento che deve garantire in modo universale il diritto alla prevenzione e alla cura, fuori da logiche di mercato, a ogni uomo e donna”.
“Lo smantellamento – continua – in microaziende territoriali, le modalità di gara con affidamento a trattativa privata, la superficialità nella scelta dei dirigenti, la volontà di privatizzazione della stessa, sono scelte che oramai dimostrano chiaramente che l’unico risultato utile è quello dell’inefficienza e della corruzione.
Il diritto alla cura è un diritto che uno Stato, Regione o altro Ente pubblico non deve assolutamente piegare a logiche di quadratura dei bilanci, servono norme che garantiscano maggiore trasparenza e la scelta dei dirigenti non dettate da logiche di spartizione della politica. Non si pensi, come già successo per altri settori strategici del nostro Paese, che la via della privatizzazione sia sinonimo di efficienza. La Federconsumatori sarà sempre al fianco dei cittadini in difesa della sanità pubblica”.

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