L’unico pacchero che piace è quello con la salsa o con il condimento che più si preferisce. Si chiama #lunicopacchero la campagna di sensibilizzazione promossa dall’Ordine degli psicologi della Campania, insieme con la Regione Campania e il Pastificio Rummo, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.
Una parola che ha un doppio significato: pacchero è lo schiaffo in dialetto napoletano, ma anche uno dei formati di pasta più conosciuti della tradizione partenopea e campana in generale. I pacchi di pasta di pacchetti, da mezzo chilo, saranno distribuiti nei maggiori entri vendita e parte del ricavato, come fa sapere Cosimo Rummo, patron del pastificio di Benevento, sarà devoluta a favore delle donne vittime di violenza.
“Strumenti normativi e prevenzione” sono, come ha spiegato Antonietta Bozzaotra, presidente dell’Ordine degli psicologi della Campania, “i due fronti sui quali ci muoviamo”. Nel primo caso, “un ottimo risultato è stata l’approvazione della legge regionale campana, a iniziativa popolare, dell’istituzione dello psicologo del territorio e, in sinergia con la Regione, è stata rafforzata la rete dei centri antiviolenza”. D’altro canto è “necessario promuovere stili di vita che mettano al centro il benessere della donna, cerare le condizioni che portino le donne vittime di violenze a denunciare”.
“Le donne devono avere il coraggio di denunciare – ha commentato Cosimo Rummo – gli uomini devono comprendere che non devono abbandonarsi alla violenza e lo Stato deve mettere in campo tutti gli strumenti per tutelare in maniera veloce ed efficace chi denuncia e subisce violenza”.
Paccheri alle donne, i numeri della violenza di genere in Campania
I dati relativi alle donne vittime di violenza sono allarmanti: “Oltre 200mila in Campania dall’inizio dell’anno”. Chiara Marchiani, assessore alle Pari Opportunità della Regione Campania, ha illustrato i dati del fenomeno, specificando che sono “numeri parziali perché non hanno ancora risposto tutti i 57 centri antiviolenza della regione”. Di queste donne, come ha proseguito l’assessore, “circa il 20% sono minori di 18 anni”.
La Campania è tra le prime regioni in Italia per casi di femminicidio. I dati più aggiornati, relativi all’anno in corso, sono quelli dell’associazione ‘Sos stalking’. Raccontano di 102 vittime a livello nazionale, una ogni 74 ore, in linea con il 2015, che si e’ chiuso a quota 116. Per il 2016 la maglia nera va alla Lombardia con 17 vittime, seguita da Emilia Romagna (14) e Veneto (12). La Campania e’ a quota 10, con l’ultimo caso di Stefania Formicola, la 28enne uccisa a colpi di pistola dal marito a Sant’Antimo, in provincia di Napoli.