Ultimo weekend a Napoli per Musicanti

by Comunicato Stampa
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Ultimo week end a Napoli per “Musicanti”, il musical con le canzoni di Pino Daniele, che ha sedotto la città, trascinando il pubblico partenopeo in una girandola di emozioni e lanciando tormentoni che stanno facendo il giro dei social, come il ballo di ‘O Scic. Prodotto da Sergio De Angelis (Ingenius Srl) e curato nella direzione artistica da Fabio Massimo Colasanti, al fianco dell’uomo in blues dal 1997, “Musicanti”, forte del grande successo dei primi due week end, andrà in scena al Teatro Palapartenope di via Barbagallo venerdì 21 e sabato 22 dicembre (ore 21) e domenica 23 dicembre (ore 18), dove, dal debutto del 7 dicembre, e per ogni replica, platea e palco si sono unite in un grande abbraccio sulle note di “Tutta n’ata storia”, ballando poi sul bis di “Yes, I Know my way”.

“Na Tazzulella ’e cafè”, “A me me piace ’o blues”, “I say I sto ’ccà”,” Napule è”, “Viento”, “Je so pazzo”, “Cammina cammina”, “Lazzari felici”, “Musica musica”, “Quanno chiove” e alcune canzoni tratte dal repertorio successivo, come “Che soddisfazione” e “Anima”, diventano i quadri in cui si muove un cast di talentuosi artisti, Noemi Smorra (Anna), Alessandro D’Auria (Antonio), Maria Letizia Gorga (Donna Concetta), Simona Capozzi (Rita), Pietro Pignatelli (Dummì), Enzo Casertano (Tatà), Francesco Viglietti (Teresina), Leandro Amato (‘O Scic), Ciro Capano (Nonno), accompagnato sul palco da una “resident band” d’eccezione, composta da celebri musicisti “amici” di Pino, Fabio Massimo Colasanti, chitarra; Roberto d’Aquino, basso; Fabrizio De Melis, viola; Alfredo Golino, batteria; Hossam Ramzy, percussioni; Simone Salza, sax; Elisabetta Serio, pianoforte-tastiere. Un suono sofisticato e fedele alla produzione di Pino Daniele, curato dal sound engineer storico del Lazzaro felice, Fabrizio Facioni; e uno straordinario disegno luci firmato dal lights engineer Marco Palmieri.

La storia è quella del giovane Antonio, che torna nella sua Napoli per un lascito testamentario. Il misterioso benefattore è suo padre, di cui non ha mai saputo niente. Sconvolto dalla notizia, vuole liberarsi dell’immobile ma scopre che si tratta di uno storico locale di musica, il “Ue Man”. Il ragazzo è costretto a restare a Napoli e a gestire la situazione, lo farà grazie all’aiuto umano e psicologico di un artista di strada, Dummì. Conoscerà Anna, la cameriera e cantante del locale, e il suo amico Teresina, rincontrerà Rita, si difenderà dai tranelli di un delinquente, ‘O Scic. Resterà ammaliato dai racconti di Donna Concetta e Tatà e aprirà il suo cuore incontrando il nonno di Anna. La presenza di Antonio in questo luogo tanto odiato troverà un perché.

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