AL BELLINI LA RASSEGNA DI MARIO MARTONE

by Danilo De Luca
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Mario Martone

Nei pomeriggi di giovedì 21, venerdì 22 e sabato 23 aprile al Piccolo Bellini, in Napoli alla via Conte di Ruvo n.14, verranno proiettati tre lavori diretti dal regista del Il giovane favoloso, Mario Martone, i quali, in modi diversi, interagiscono con Carmen, suo recente allestimento dell’opera scritta da Enzo Moscato, in scena al Teatro Bellini fino al 24 aprile.

Sarà proprio il regista ad introdurre al pubblico le proiezioni, che insieme formano una piccola rassegna dal titolo Carmen e i suoi fratelli, pensata per offrire una panoramica ragionata su temi, linguaggi e poetica del lavoro di Mario Martone.

L’ingresso è gratuito.

L’appuntamento con Mario Martone: 

Giovedì 21 aprile, alle ore 17:00, sarà proiettato Rasoi, dallo spettacolo omonimo di Mario Martone e Toni Servillo, su testi di Enzo Moscato, incentrato sulla forte contrapposizione, viva a Napoli, tra tradizione e modernità. Molti brani sono tratti da Partitura (testo poetico scritto da Moscato), al quale sono aggiunti  sia inediti sia canzoni del repertorio classico napoletano. Il filmato si apre con il profilo che Pier Paolo Pasolini traccia su Napoli-tribù.

Mario Martone

Fotogramma dello spettacolo Carmen, in scena al Teatro Bellini dal 12 al 24 aprile

Venerdì 22 aprile, alle ore 17:00, invece, sarà trasmesso Un posto al mondo (2000), episodio della serie Risvegli, diretto da Mario Martone Jacopo Quadri. Un posto al mondo monta materiali differenti: attinge dagli archivi RAI le immagini da tutto il mondo che raccontano guerre, carestie, esodi, separazioni, incontri. Ad esse il film sovrappone il racconto della messa in scena teatrale di Mario Martone, l’Edipo re, realizzato per il Teatro Argentina di Roma, reimmaginato e rivissuto attraverso un coro di emigrati giunti in Italia.

Sabato 23 aprile, alle ore 16, sarò proiettato I dieci comandamenti, ispirato dall’omonima opera di  Raffaele Viviani,  completata dal drammaturgo di Castellammare nel 1947. È, appunto, un decalogo costituito da un prologo e da dieci quadri indipendenti l’uno dall’altro (ognuno annunciato da una voce fuori campo, accompagnata da un breve frammento strumentale su cui si apre il velario), in versi prosa e musica. Ne I Dieci Comandamenti Viviani rappresenta la dura esistenza nella Napoli del dopoguerra, nella quale appare estremamente difficile rispettare le norme basilari del vivere comune, della morale e della religione.  In occasione dell’anniversario per i cinquant’anni dalla morte dell’autore e all’interno dei progetti varati per il Giubileo cattolico, Mario Martone mette in scena l’opera di Viviani (nella quale i ruoli sono più di cento) al Teatro Argentina a Roma. Si tratta della prima assoluta del testo, pubblicato postumo, e della prima regia di Mario Martone di un testo appartenente alla tradizione drammaturgica napoletana. Le musiche sono elaborate da Daniele Sepe, mentre la voce che annuncia ogni comandamento a inizio quadro è quella di Leo De Berardinis.

 

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