Appalti e corruzione a Caserta: l’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere ha messo in luce un sistema di manipolazione per l’aggiudicazione di bandi del Ministero della Difesa riguardanti la ristrutturazione e la manutenzione anche di una caserma dell’Esercito.
APPALTI E CORRUZIONE A CASERTA: ARRESTATI 4 UFFICIALI, 2 FUNZIONARI DELLA DIFESA E UN IMPRENDITORE
Come riportato prontamente da Il Desk e Pupia TV, il Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare – eseguita dalla Guardia di Finanza e della Polizia di Caserta – nei confronti di imprenditore casertano, quattro ufficiali superiori dell’Esercito Italiano e due funzionari civili in servizio al Ministero della Difesa, tutti in servizio al Decimo Reparto Infrastrutture di Napoli. L’operazione, secondo gli inquirenti, avrebbe posto la lente su diversi episodi di corruzione: l’imprenditore casertano avrebbe pagato una somma fissa di denaro ai funzionari della Difesa e agli ufficiali dell’Esercito coinvolti per vincere una serie di appalti -in violazione di legge (ovvero turbando l’asta) – banditi dal Ministero della Difesa.
L’attività di indagine, il cui primo atto è da annoverare mesi fa, avrebbe portato alla luce un sistema di “mazzette” arricchendosi di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche e di documenti amministrativi e contabili, oltre ad acquisizione dichiarazioni dello stesso imprenditore.
LA NOTA DELL’ESERCITO SULL’ARRESTO DEGLI UFFICIALI
«In relazione alle notizie pubblicate, questa mattina, dagli organi di stampa relative all’arresto a Napoli di 2 Ufficiali dell’Esercito Italiano e 2 dipendenti civili della difesa, la Forza Armata conferma la completa disponibilità e collaborazione all’azione della Magistratura nonché la tolleranza “zero” nei confronti del personale responsabile di tali comportamenti. Al riguardo il personale coinvolto è stato sospeso dal servizio. La Forza Armata adotterà qualsiasi misura per perseguire chiunque si sia reso autore di comportamenti che ledono il prestigio e la reputazione di una Istituzione fondata su principi di onestà e senso del dovere»
è quanto si legge dalla nota del tenente colonnello Antonio Grilletto dell’Esercito Italiano.