Terremoto Ischia: i soccorritori (arrivati da Napoli e dalla Toscana) hanno lavorato tutta la notte senza sosta nelle aree maggiormente colpite dalla scossa che ha messo in ginocchio l’Isola Verde. Intorno alle 4:00 una bella notizia: il più piccolo dei dispersi (17 mesi di vita) è stato estratto vivo dalle macerie dell’abitazione crollata a Casamicciola. Nella mattinata anche gli altri due fratelli del piccolo sono stati tratti in salvo.
(nel video le immagini diffuse dall’Arma dei Carabinieri dall’elicottero)
Le vittime del terremoto di Ischia: il bilancio
Il bilancio provvisorio recita due morti e 39 feriti. Una delle vittime è una donna anziana colpita a morte da alcuni calcinacci venuti giù dalla Chiesa del Suffragio di Casamicciola. L’altra era una donna in visita a un’amica. Due feriti gravi sono stati trasportati all’ospedale Cardarelli di Napoli.
I danni continuano a farsi più ingenti col passare delle ore. Oltre a Casamicciola colpiti fortemente anche i comuni di Barano e Lacco Ameno.
Evacuato per precauzione l’ospedale Rizzoli che avrebbe riportato serie lesioni a causa del terremoto. Fatta eccezione per i pazienti intubati, gli altri sono rimasti in strada fino alla riapertura – sempre nella notte. E nella notte al Rizzoli è nata anche una bambina, il suo nome è Anna.
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— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 22 agosto 2017
Turisti in fuga
Sono in tanti – soprattutto turisti – che hanno deciso di lasciare Ischia appena possibile. Ed è forte la paura di ulteriori scosse. Le compagnie di navigazione hanno subito allertato gli equipaggi per garantire corse extra e si sono messe a disposizione delle autorità per fornire il loro supporto in questa situazione difficile.
Già nella notte, con tre corse, circa mille persone hanno lasciato Ischia per raggiungere Pozzuoli.
La macchina della solidarietà include anche gli albergatori che hanno messo a disposizione per gli sfollati le camere nelle zone non colpite dal sisma. Aperti i campi di calcio per accogliere chi al momento non ha un tetto sotto cui stare. Lo comunica Federalberghi.
Le polemiche sulle rilevazioni del sisma
Ischia è secolarmente un territorio a rischio sismico, in particolare la zona di Casamicciola in cui, ricordano gli annali, nel 1883 un terremoto uccise oltre 2000 persone.
Tornando a ieri, in un primo momento la scossa che alle 20:57 ha fatto tremare Ischia (ed è stata avvertita distintamente anche a Napoli) è stata classificata come magnitudo 3.6 e con profondità di 10 chilometri. Questa informazione – prima che poi immagini e testimonianze dall’Isola Verde raccontassero una storia ben più drammatica – aveva lasciato ipotizzare comunque ripercussioni non gravi.
Solo successivamente l’Ingv ha corretto il tiro: la magnitudo si attesta a 4 e potrebbe essere rivista anche la profondità. Al Corriere della Sera il presidente dell’Ingv Carlo Doglioni spiega che “alcune informazioni sono redatte in automatico dal sistema di rilevazione” in prima battuta, e poi oggetto di ulteriori verifiche. Quello dei 10 chilometri di profondità sarebbe in pratica una sorta di standard.
A mettere d’accordo Doglioni e altri esperti (come Egidio Grasso, presidente dei geologi campani) è il fatto che gran parte delle violente ripercussioni della scossa siano da attribuire a costruzioni non adeguate.
Ischia e l’abusivismo edilizio
«Caso esemplare di sfregio alle coste del nostro Paese», recitava Legambiente a commento di una ricerca – Mare Monstrum – datata 2016 in cui Ischia figurava tra i primi 5 luoghi italiani nella speciale graduatoria dell’abusivismo edilizio. Negli anni si sono ripetuti continuamente sequestri di immobili, denunce, indagini. Quello dell’abusivismo, insomma, non è un problema che Ischia scopre oggi dopo il terremoto.
Le dichiarazioni del sindaco della Città Metropolitana
“La Città Metropolitana di Napoli ed il Comune di Napoli sin dai primi minuti successivi alla violenta scossa di terremoto che ha colpito ieri sera l’isola d’Ischia e l’area flegrea napoletana hanno messo in atto ogni azione per contribuire a sostenere le attività di emergenza, soccorso e assistenza in favore delle persone e dei Comuni così duramente colpiti. Tutti uniti per stare vicini agli abitanti dell’isola e a chi sta operando senza sosta per salvare vite umane.” Lo scrive il sindaco di Napoli e della Città Metropolitana Luigi de Magistris anche in un post su Facebook.
(alcune informazioni contenute in questo articolo è stato possibile reperirle grazie al duro lavoro svolto da Gaetano Di Meglio, direttore de Il Dispari, che per tutta la notte ha fornito aggiornamenti utili e puntuali attraverso la sua pagina Facebook e a cui vanno i nostri più sentiti complimenti)