Caso Scafuri, Pietroluongo replica su Stylo: “Lettera non diffusa da me e strumentalizzata”

by Redazione
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L'ospedale Loreto Mare (foto di Enrico Parolisi)

Il caso esploso al Loreto Mare dopo la morte di Antonio Scafuri si arricchisce di ulteriori risvolti: in una lettera inviata al sito d’informazione e inchiesta Stylo24 il responsabile del Pronto Soccorso Alfredo Pietroluongo dice la sua. E non ci sta a quanto sta leggendo in queste ore.

La prima denuncia di Pietroluongo

Proprio una lettera di Pietroluongo ha innescato la miccia: nella missiva che avrebbe consegnato al direttore sanitario della struttura si legge

«Credo che i fatti evidenzino una superficialità di comportamento ed un disprezzo per la tutela dell’utenza ancora prima dell’inosservanza ai più elementari doveri professionali. Chiedo ove mai si dovesse ravvisare una condotta omissiva di intervenire e di denunciarle alle autorità competenti»

Pietroluongo in primis ribadisce a Stylo che non ha idea di come quella lettera sia stata fotografata, poi finita sui social e infine arrivata ai media. In secondo luogo nella lettera “è ben chiaro” che la denuncia voleva essere a uno stato di cose relative al servizio offerto. In sintesi, Pietroluongo afferma che il giovane sarebbe morto lo stesso e non sono gli eventi di quella sera ad aver cambiato in peggio le cose.

La lettera inviata a Stylo

Nella lettera ricevuta da Stylo, Pietroluongo ci tiene a ribadire:

[…] una di queste volte, accade, come è effettivamente accaduto, che il responsabile del Pronto Soccorso è presente, sebbene non coinvolto nella gestione del caso squisitamente chirurgico e del rianimatore, registra una serie di indecisioni e ritardi nel portare avanti delle scelte, che sebbene ininfluenti sul drammatico esito che purtroppo è avvenuto a distanza di circa 14 ore dagli eventi riferiti, decide di attivarsi per evitare che si possano verificare di nuovo. 

In pratica, Pietroluongo sostiene che non siano state le eventuali negligenze o indecisioni che lui stesso ha denunciato quella sera a cagionare la morte di Scafuro. Soprattutto – ed è questo il punto a cui Pietroluongo sembra tenere di più – mai avrebbe voluto dire che a causa di ciò Scafuro è morto come molti organi di stampa e esponenti delle istituzioni hanno travisato. E il primo a travisarlo – denuncia Scafuro – è chi ha pubblicato la foto su Facebook facendo intendere che

[…] il primario del P.S. denuncia carenze e ritardi nell’Assistenza che hanno ucciso un ragazzo giunto in P.S. dopo un incidente sul motorino. 

Nel frattempo sono cominciate le visite ispettive. Sarà l’autopsia a fare piena luce sulla vicenda.

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