La Pontificia Reale Basilica di San Giacomo degli Spagnoli, più facilmente conosciuta come chiesa di San Giacomo degli Spagnoli, è considerata tra le più rilevanti architetture del periodo vicereale, e ad aprile del 1911 è stata elevata alla dignità di basilica minore da papa Pio X (fonte: Wikipedia). L’edificio di Piazza Municipio a Napoli, eretto nel corso del 1500 per volere del vicerè Don Pedro de Toledo perché fosse annesso all’ospedale istituito per i militari spagnoli, è dunque una testimonianza preziosa di quello che è stato il periodo del viceregno spagnolo a Napoli. Peccato che la basilica di San Giacomo degli Spagnoli, che sorge accanto al più famoso Palazzo a cui ha “ceduto” il suo nome e che ad oggi è la sede del Comune di Napoli, versi in uno stato di abbandono e incuria. Alcuni problemi di canalizzazione delle acque piovane hanno inciso profondamente sulla copertura della chiesa che quindi è stata vessata da infiltrazioni che hanno provocato vistosi danni.
La necessità di un intervento, nell’ottica del recupero del patrimonio storico-artistico, è una delle preoccupazioni maggiori non solo del Mibac, ma di tutte le organizzazioni di intellettuali e storici dell’arte che sostengono questi tipi di cause, ma anche di semplici cittadini che amano fruire delle bellezze della propria città. Numerosi edifici, del resto, sono la testimonianza di un passato che le ha rese note in tutto il mondo, e Napoli, tra queste, non fa eccezione.
SALVIAMO LA CHIESA DI SAN GIACOMO DEGLI SPAGNOLI: LA CONFERENZA PUBBLICA
“Nonostante la gestione della chiesa di San Giacomo degli Spagnoli sia affidata alla Real Hermandad de Nobles Hespanoles de Santiago – affermano gli organizzatori dell’evento – non possiamo ignorare la storia che ha reso Napoli quella che è, e per questo non bisogna perdere una ulteriore occasione di riappropriarsi della propria cultura attraverso la valorizzazione delle opere che ne sono la testimonianza”.
La conferenza pubblica che si terrà presso la Società Napoletana di Storia Patria a Castelnuovo martedì 14 giugno alle 16:30 rappresenta un ulteriore passo in avanti in questa direzione.
Per sensibilizzare e orientare verso il recupero di questo bene storico-artistico si terrà l’incontro a Castelnuovo che è aperto a tutti e al quale interverranno, accanto al Soprintendente Belle Arti e Paesaggio per il Comune e la Provincia di Napoli, Luciano Garella, anche numerosi esperti di storia della letteratura e dell’arte che daranno il loro prezioso apporto al dibattito: si tratta di Encarnación Sánchez García dell’Università L’Orientale di Napoli, Tobia Raffaele Toscano dell’Università Federico II di Napoli, Andrea Zezza della Seconda Università di Napoli e Carlos Hernando Sánchez dell’Università di Valladolid.