Fruttosio: un valido sostituto dello zucchero da cucina o no?

by Rita Amore
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Il fruttosio è lo zucchero naturale, che come dice stesso la parola, è contenuto nella frutta e nel miele. A partire dagli anni 90 si è registrato un netto aumento della sua vendita nei supermercati, perché si pensava che fosse naturale e non facesse ingrassare oltre ad avere un elevato potere dolcificante. In effetti ha un elevato potere dolcificante: doppio rispetto al saccarosio (zucchero da cucina) e del 33% superiore rispetto al glucosio.  In realtà studi successivi hanno dimostrato che l’uso esclusivo ed abbondante di fruttosio non fa assolutamente bene al nostro organismo.

Il fruttosio chimicamente è molto simile al glucosio, ma dal punto di vista molecolare viene assorbito e metabolizzato (lavorato) diversamente: l’organo che lo  metabolizza è il fegato pertanto non stimolerà la secrezione di insulina da parte del pancreas, cosa che invece accade per il glucosio; ciò gli conferisce un basso indice glicemico (23) rispetto al comune zucchero (70). L’indice glicemico misura la velocità con cui la glicemia (il glucosio nel sangue) si innalza dopo l’assunzione di glucosio  presente in un alimento.

È un indice da tenere in considerazione in caso di diabete e in particolari protocolli dietetici. È proprio il suo diverso metabolismo che ha fatto in passato spostare l’attenzione su questo alimento in sostituzione del comune saccarosio.  Si è visto che l’eccesso di fruttosio (oltre i 30-50 gr. a pasto) va incontro a fermentazione nell’intestino, portando a dolori di pancia, crampi, flatulenza e diarrea. La quota massima consigliata è di 40-50 gr. al giorno, in alcuni soggetti  con sindromi da malassorbimento (soprattutto chi ha colon irritabile) la quantità va ulteriormente ridotta a 20 gr.

Il fruttosio se assunto in grossi quantitativi (lo zucchero a cucina ne è costituito al 50%) insieme a dolci, miele, succhi di frutta e bevande gasate inizia a creare problemi nel nostro organismo:

  • Il nostro corpo non prende dal circolo sanguigno questo zucchero pertanto un suo eccesso viene trasformato in grasso nel fegato depositandosi al suo interno (fegato grasso);
  • il suo metabolismo produce l’aumento di acido urico una molecola tossica che normalmente viene espulsa con le urine, ma se si accumula può essere dannosa e causare la gotta;
  • una parte di fruttosio si legherà alle proteine formando delle sostanze dannose che danneggiano organi e tessuti.

Insomma, sono i grossi quantitativi ad esser dannosi per la salute, ma se togliamo dall’alimentazione lo zucchero e seguiamo un’alimentazione sana (senza eccedere con i dolci) raggiungere la quota massima consigliata solo con la frutta è alquanto improbabile. Quindi tutti gli zuccheri – fruttosio, glucosio, zucchero da cucina – vanno nettamente ridotti, a favore di un alimentazione varia ed equilibrata.

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