Mariti, prostitute e fonti: e la fake news diventa realtà

by Nico Falco
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Un paio di giorni fa mi capita sottomano questa storia: un uomo, a Napoli, va a puttane e ci trova la moglie.

Succede il quarto d’ora di scomodo, arrivano ‘e gguardie ecc.

Era su un sito chiamato sky24ore. Faccio una ricerca (10 secondi) e vedo che non è un fatto tanto insolito: la stessa cosa è successa ad aprile, a Roma.

Ma proprio la stessa: cambiano giusto i nomi dei protagonisti, poi il resto è identico, parola per parola. La riportò Il giornale italiano.

A questo punto dovreste aver capito: è una cacata.

In sostanza, da giornale italiano è passata a sky24ore cambiando solo i nomi. Sono due siti di cacate. E per me quindi l’interesse finisce qui, ci faccio giusto un post su Facebook.

Mariti e prostitute, Roma o Napoli: gioca con noi a TROVA LE DIFFERENZE!

La notizia, identica, riportata da "sky24ore" e "Il Giornale Italiano". Cambiano solo nomi e location. Anzi, nella versione napoletana lui cambia due nomi, riprendendo quello originale dell'articolo romano.

La notizia, identica, riportata da “sky24ore” e “Il Giornale Italiano”. Cambiano solo nomi e location. Anzi, nella versione napoletana lui cambia due nomi, riprendendo quello originale dell’articolo romano.

Ma il giorno dopo succede quello che non dovrebbe mai succedere: un giornale web, che non cito perché veramente-ja-ma-che-cazz, la butta in pagina.

E questo significa sostanzialmente due cose:

  1. in quel giornale sono stati, nella migliore delle ipotesi, molto superficiali, o…
  2. è partito l’innesco.

Da quel momento, infatti, è effetto domino: la notizia è su un sito web serio (insomma, non dichiaratamente di bufale come gli altri due) e quindi c’è chi ci crede.

Finisce nella grande distribuzione: altre testate locali, anche le nazionali. Che non verificano, perché figurati se a Milano o Torino se ne fottono se è vera o no, la mettono giusto perché l’hanno trovata su un sito presumibilmente attendibile (che citano) e perché la notizia sembra fatta apposta per attirare click (in effetti è proprio così).

Però la cosa va avanti. Vedo che Giornalettismo, che sicuramente ha più pazienza di me, fa un fact checking vecchio stile.

Chiama le Forze dell’Ordine, che non confermano. Poi chiama direttamente il sito locale che, per primo, ha dato autorevolezza alla notizia. Parla col direttore. Che dice che il giornalista ha avuto la conferma da un informatore sicuro e risponde così: «Del resto ha fatto benissimo il suo lavoro e noi abbiamo raggiunto il nostro scopo perché il pezzo ha fatto tantissimi click. Il giornalismo online, ormai, è diventato una giungla, dove vige la legge del più forte. I miei ragazzi lo sanno perché sono pagati a visualizzazioni».

differenze

La “fonte attendibile” citata dal direttore del sito che ha rilanciato la fake news si è espressa in maniera evidentemente molto simile a quanto già raccontato sui due siti sopra citati. Alcuni pezzi dello scritto sembrano proprio ma proprio uguali…

E su quale sia “il nostro lavoro” (il tuo, magari, diretto’) lasciamo perdere. Però avete fatto (ora) 154.023 visualizzazioni.

Chapeau.

Oh, e qua dobbiamo essere chiari: io non sono un genio. Anzi, non ho fatto niente che chiunque non saprebbe fare. Quindi il problema non è che ci sono arrivato io, è che non ci sono arrivati loro.

P.S. Ora 154.770.

P.P.S. 155.891.

P.P.S. … ok Nico, ora basta.

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