ASSISI PORTA DRAKE AL LENDI

by Comunicato Stampa
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sergio assisi nei panni dell'ispettore drake

Il mese di febbraio del Teatro Lendi si chiude con Sergio Assisi e “L’ispettore Drake e il delitto perfetto” di David Tristram, in scena mercoledì 22 febbraio, alle 21 (in replica 23 e 24 febbraio). Adattamento e regia Sergio Assisi. Nel cast: Luigi Di Fiore, Francesco Procopio, Fabrizio Sabatucci, Beatrice Gattai. Musiche originali Louis Siciliano Aluei-Edizioni musicali GDM Music. Scenografia Roberto Crea. Disegno luci Francesco Adinolfi. Costumi e Grafica Mirjana Panowsky.

LO SPETTACOLO

Quando un genio decide di commettere un delitto, il piano che mette in pratica per portare a termine il suo progetto è a prova di errore.
Ma è anche a prova di idiota?

L’Ispettore Drake e il suo fido aiutante Plod si ritrovano a dover affrontare la più grande sfida delle loro carriere: risolvere un misterioso e intricato delitto. E quando diciamo intricato, intendiamo proprio intricato, intricato come… come una cosa molto intricata, per intenderci.
Chi è il misterioso dottor Short? E perché ha sposato un facocero? E’ stato lui ad uccidere la sua quarta moglie o è stata la sua quarta moglie a uccidere lui? Ha veramente due figlie di nome Sabrina o una delle due mente? Che ci fa il Papa nel bosco? Ma soprattutto, perché c’è un lampione in salotto?
Queste sono solo alcune delle tante domande a cui l’ispettore dovrà dare una risposta.

Personaggio surreale al servizio di un thriller surreale, l’Ispettore Drake racchiude in sé tutti i luoghi comuni del detective esasperati all’ennesima potenza, fino ad ottenere una miscela esplosiva e irresistibilmente comica. La sua lampante incompetenza, malcelata da un atteggiamento serioso e goffamente beffardo, è resa ancora più esilarante dall’accoppiata con il sergente Plod, il peggior assistente che un detective possa desiderare di avere al suo fianco quando si sta indagando su un omicidio!
In questa fortunata commedia inglese si alternano continue e inaspettate gag e innumerevoli colpi di scena, trascinando lo spettatore in un universo goliardico dove tutto, ma proprio tutto può accadere, e dove ciò che è incredibile diventa magicamente plausibile.

Note di regia

Lo spettacolo nasce dalla volontà di rappresentare qualcosa di nuovo e di classico nello stesso momento.
Una commedia inglese dall’inconfondibile humor surreale, che si amalgama con la comicità nazional popolare.
L’idea è quella di dar vita a personaggi dichiaratamente eterogenei per dialetto. Dal napoletano al milanese, passando per il romano. Una sorta di spettacolo multietnico, che prova a sfruttare le comicità regionali, sulla base di una provata e internazionale ironia british.
Protagonista della storia non è un “semplice” delitto da risolvere, ma il gioco complesso e matematico del teatro nel teatro, l’abbattimento della quarta parete, e finzione che si mischia a realtà.
Attori che escono fuori dal personaggio e personaggi che giocano ad essere attori.
L’ambientazione classica di un salotto inglese, ma ricco di elementi folli, porta lo spettatore fin dall’inizio in una nuova dimensione, resa confortevole dalle più classiche trovate sceniche.
Una prima esperienza di regia teatrale, ambiziosa ma non troppo, con la quale provare a creare un nuovo stile identificativo.
Può la stupidità vincere sul genio del male? Può il genio prendersi gioco del comune essere umano senza pagare le conseguenze della propria vanità?

Sergio Assisi

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