4 GIORNI PER LA LIBERTA’: NAPOLI 1943
Una produzione Big Sur con Luce Cinecittà
in collaborazione con Rai Documentari, Titanus e Mad Entertainment
con il sostegno del Comune di Napoli
Durata: 90 minuti
Regia: Massimo Ferrari
Prodotto da: Lorenza Stella, Maria Carolina Terzi, Luciano e Carlo Stella
Soggetto e Sceneggiatura: Massimo Ferrari, Luciano Stella
La Voce di Napoli è scritta da: Maurizio De Giovanni
La Voce di Napoli è di: Luisa Ranieri
Con l’amichevole partecipazione di Massimiliano Gallo
Colonna sonora originale Antonio Fresa – Edizioni Leonardi
Regia Animazioni: Alessandro Rak, Dario Sansone
Direttore della Fotografia: Fabio Lanciotti
Montaggio: Gustavo Alfano
Con
Marisa Laurito
Cristina Donadio
Peppe Barra
Enzo Gragnaniello
Con le voci delle storie animate di
Sara Mormile
Massimo Andrei
Marianna Fontana
Mario Di Leva
SINOSSI
L’insurrezione popolare con cui durante la seconda guerra mondiale, tra il 27 e il 30 settembre 1943, la popolazione civile riuscì a liberare la città di Napoli dalla occupazione delle forze tedesche della Wehrmacht appoggiate da gruppi di fascisti locali, è rimasta nella storia come Le quattro giornate di Napoli. A ottanta anni da quella data, il nostro documentario racconta la storia di quella che fu una azione di «resistenza civile e popolare» di una città intera, senza distinzione di zone geografiche, di ceti sociali o di età.
Come raccontato egregiamente dal film di Nanni Loy nel 1962, a cui attingeremo come fonte documentale ed “emotiva” insieme alle fonti storiche dei filmati dell’Istituto Luce ed alle foto presenti nell’Archivio Fotografico della Resistenza, quelle di quei giorni sono storie di ribellione popolare, di orgoglio, amore e identità, che vogliamo riportare alla luce, per confrontarci in modo attivo con un passato che rivela la sua drammatica attualità anche nei tempi che stiamo vivendo. Proprio per far si che la memoria parli al presente, ci avvarremo del contributo del linguaggio contemporaneo dell’animazione, attraverso cui raccontare la storia di 4 giovani protagonisti della rivolta. Altro fondamentale cardine del racconto sarà la “voce” della città di Napoli, di Luisa Ranieri, che accompagnerà lo spettatore lungo la sua storia, la sua struttura urbanistica, la sua poesia e la sua confusione, in un continuo rimando tra passato e presente, figlia della penna di un grande scrittore napoletano come Maurizio De Giovanni.
La voce di Napoli, in concerto con le immagini della Napoli di oggi, degli archivi, degli estratti del film di Nanni Loy, delle storie e delle voci che emergono dai racconti in animazione, costituisce l’amalgama per proporre in chiave contemporanea una storia che oggi appare ancora drammaticamente attuale.
NOTE DI REGIA
“(…) Non sono nomi in un elenco ma uomini in carne e ossa, con la loro storia, la forza talora disperata e le umane debolezze…”
Giuseppe Aragno da Le quattro giornate di Napoli, storie di antifascisti
«Proporre un documentario storico vuol dire innanzitutto interrogarsi su come riuscire a raccontare la storia di queste persone “in carne ed ossa” e quindi sullo stile di narrazione e sulle modalità di indagine alla luce dei linguaggi e delle tecniche cinematografiche contemporanee.
É per questo che sin da subito ho cercato delle strade che potessero valorizzare al meglio il ricco archivio di video e foto insieme a quella perla rappresentata dal film di Nanni Loy del 1962, strade che permettessero un racconto più vicino agli avvenimenti e ai suoi protagonisti, quasi una testimonianza diretta di quelle “4 giornate” di 80 anni fa.
Un elemento fondamentale che permetterà allo spettatore di essere accompagnato dentro queste drammatiche vicende è la voce di Napoli, la “voce di dentro” di una città che racconta in prima persona alcune delle pagine più drammatiche e gloriose della sua storia. Napoli parla con la voce di una delle sue attrici più amate ed apprezzate, Luisa Ranieri, attraverso le parole scritte da uno dei suoi scrittori più popolari ed affermati, Maurizio de Giovanni.
Ascolteremo le testimonianze di importanti esponenti della cultura napoletana e nazionale che ci racconteranno il loro legame con queste vicende, perlopiù indiretto, frutto di racconti o ricordi, di aneddoti riportati o di studio.
Ci avvarremo poi del contributo del linguaggio della animazione, per entrare nelle storie di quattro protagonisti di quelle vicende, dipanare la drammaturgia di fatti e personaggi proprio come nella migliore tradizione dei film e in particolare dei film di animazione. Le interviste e la preziosa performance finale di Massimiliano Gallo sono ambientate nelle Catacombe di San Gennaro, un luogo topico e mistico che ci permette di entrare nelle viscere di Napoli, nel ventre di una città ricca di simbolismo e di storia, proprio quel ventre che ha protetto i propri figli durante i bombardamenti.
Lo stile di questo film documentario è dunque immersivo in senso drammaturgico, estetico ed emotivo. Per questo tutto ha inizio dai cunicoli della Napoli sotterranea per uscire poi nelle strade, perché è la “voce di dentro” di questa storia che ci interessa conoscere, la voce che può parlare al presente ad ognuno di noi, restituendoci la incredibile attualità di fatti che il tempo rischia di relegare solo ad una memoria svuotata di emozioni e senso di appartenenza».
Massimo Ferrari