Eclissi di Luna 2017: come vederla

by Massimiliano Maurino
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L’appuntamento è al tramonto guardando verso est: l’Eclissi di Luna 2017 di questo 7 agosto sarà visibile a occhio nudo appena il sole inizierà a calare.

Si tratta di un’eclissi parziale: la luna piena verrà oscurata dall’ombra della Terra nella parte a sud. Lo spettacolo naturale sarà visibile dalle 20:15 circa e si protrarrà fino alle 23:00 circa, quando il nostro Pianeta non “farà più ombra” e quindi il satellite tornerà a splendere come nelle più belle notti di luna piena estive.

Vedere l’eclissi di luna 2017 online

Per gli appassionati, sarà possibile ammirare online l’eclissi parziale sul sito del Virtual Telescope’s. La web-tv infatti inizierà a trasmettere le immagini live a partire dalle 20:50 italiane.

Foto dal telescopio digitale, fornita da Virtual Telescope Project

All’evento online, con le immagini digitali di un telescopio posizionato sopra Roma, parteciperà l’astrofisico Gianluca Masi.

Vedere l’eclissi di luna a occhio nudo

Il fenomeno astronomico di questa sera può essere visto tranquillamente ad occhio nudo. L’eclissi sarà visibile in quasi tutto il Pianeta, fatta eccezione per l’America dove sarà pieno giorno.

La luna, nel momento in cui il fenomeno si verificherà evidentemente, sarà ancora molto bassa. Quindi il suggerimento per chi volesse ammirare questa eclissi parziale è quello di scegliersi un punto da cui il panorama sia libero da ingombri, quindi evitate di stare tra palazzi e palazzoni.

Altro suggerimento è quello di verificare eventuali eventi ad hoc negli osservatori astronomici più vicini.

Attendendo la notte di San Lorenzo

Iniziamo ad alzare la testa, quindi, attendendo le stelle cadenti che ogni agosto fanno esprimere desideri a centinaia di persone che le attendono magari in spiaggia.

Come sempre, lo sciame meteorico delle Persiadi trasformerà il cielo in uno spettacolo la notte del 10 agosto. Ma per chi è appassionato “da divano”, esiste(rà) un’alternativa: Prisma. Si tratta di un progetto, spiega la webzine dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, che attraverso una rete di camere all-sky intende “mappare” tutte le “meteore brillanti” (quelle che chiamiamo stelle cadenti) per obiettivi non tanto poetici e romantici ma scientifici (delimitare le aree per eventuali cadute di frammenti).

Le telecamere (sicuramente quella piazzata a Bologna) ricostruiranno quanto accaduto durante la notte di San Lorenzo.

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