Giuseppe Verdi e Franz Liszt sono due giganti del panorama classico. A metterli insieme sarà
Giovanni Bertolazzi, uno dei più titolati pianisti italiani di ultima generazione, con il suo recital
napoletano intitolato – in un gioco di parole – “Ottantotto sfumature di Verdi”. Il recital che il
pianista veronese presenta giovedì 12 giugno alle ore 20.00 nella prestigiosa sede di Villa
Pignatelli per l’ottavo appuntamento della stagione 2025 del Maggio della Musica celebra Liszt
con quattro parafrasi da altrettante opere verdiane prima della fatidica Sonata in Si minore.
Bertolazzi, talento purissimo, è oggi considerato su scala internazionale, e soprattutto in Ungheria,
uno specialista assodato del repertorio lisztiano.
Il concerto comincia con una serie vorticosa di parafrasi da concerto tratte da opere verdiane:
Ernani, poi il “Miserere” dal Trovatore, quindi la Danza Sacra e il duetto finale da Aida, prima del
Rigoletto finale. Le parafrasi di Liszt sono basate su celebri melodie tratte da popolari titoli
verdiani e rappresentano non solo una forma di omaggio nei confronti del melodramma italiano,
ma anche un’opportunità per Liszt di esplorare nuove possibilità tecniche ed espressive al
pianoforte.
La seconda parte del recital è dominata dalla Sonata in Si minore, sempre di Liszt. Scritta a Weimar
nel periodo 1852-53, la Sonata fu dedicata a Schumann. Qui, non diversamente da quanto avviene
nei concerti per pianoforte, il ripensamento del genere classico e dei suoi presupposti appare
segnato da uno spirito di radicale sperimentazione. L’ambiziosa volontà di superare gli schemi
della tradizione si concretizza in una composizione che si presenta come un unico, grande arco
musicale internamente articolato, dove le prerogative di coesione e organicità si fondono con
quelle di un’invenzione visionaria e affabulatoria.
(credit ph. Michele Maccarone)
Bio
Giovanni Bertolazzi
Si impone sulla scena internazionale vincendo il Secondo premio e cinque premi speciali al
prestigioso Concorso Internazionale “Franz Liszt” di Budapest.
In precedenza aveva ottenuto più di quaranta premi in concorsi internazionali, come il “Busoni” di
Bolzano, il “Thalberg” di Napoli, il “Premio Alkan” di Milano.
Nel 2022 viene premiato con il “Tabor Foundation Award” al Verbier Festival e nel 2023 riceve il
Premio Internazionale “Donna Guglielmina Durini Litta” a Milano. Tra gli eventi salienti della sua
carriera vi sono i concerti con la Hungarian Philharmonic, l’Orchestra del Maggio Musicale
Fiorentino, la Kodály Philharmonic, l’;Orchestra del Teatro la Fenice di Venezia, l’Orchestra del
Teatro Massimo Bellini di Catania, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra del Teatro Nazionale
dell’Opera e del Balletto di Tirana. Si esibisce in importanti sedi e per prestigiose organizzazioni
musicali tra cui Teatro del Maggio Musicale Fiorentino a Firenze, Società del Quartetto di Milano,
Teatro La Fenice di Venezia, Palazzo del Quirinale a Roma, Bologna Festival, “F. Liszt” Academy of
Music e “F. Liszt” Memorial Museum a Budapest, National Liberal Club a Londra, Teatro Nazionale
dell’Opera di Tirana, Verbier Festival, Castleton Festival Theatre House (Virginia, USA).
È stato il protagonista della presentazione del pianoforte da concerto più lungo al mondo, il
Borgato Grand Prix 333, sul quale ha registrato due album con musiche di Liszt premiati dalla
critica internazionale con la nomination agli “International Classical Music Awards”.
I suoi concerti e i suoi dischi vengono diffusi da Radio France Musique, Bartók Rádió, Rai Radio3,
Radio Romania Muzical. Inoltre, la trasmissione “Mestiere Teatro” di Paolo Gavazzeni su Sky
Classica HD gli ha dedicato una puntata. Il critico Bryce Morrison ha scritto di lui: «Bertolazzi ha
una forza comunicativa e una delicatezza poetica che catturano l’attenzione».
Nato a Verona nel 1998, si è avvicinato al pianoforte da bambino. Dopo essersi brillantemente
diplomato al Conservatorio di Venezia sotto la guida di Massimo Somenzi, ha proseguito gli studi
presso il Conservatorio di Catania con Epifanio Comis, laureandosi con lode. È titolare di una
cattedra di Pianoforte principale presso il Conservatorio di Ferrara. Dal 2023 tiene Masterclass
presso l’Università di Debrecen (Ungheria), in occasione della YMSA – Young Musicians’ Summer
Academy. Nel 2024 è stato insignito del “Liszt Ferenc International Grand Prix Du Disque” dalla
Società Liszt di Budapest per le sue registrazioni lisztiane.
Prossimo appuntamento
Villa Pignatelli – Giovedì 19 giugno, ore 20.00
ECHI DELLE RADICI
Tommaso Lonquich, clarinetto
Vincent Lhermet, fisarmonica
Musiche di CPE Bach, Schumann, Bartok, Gershwin, Bloch, Piazzolla