DUPLICE OMICIDIO DI PONTICELLI, OPERATORE VIDEO AGGREDITO

by Redazione
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L’emergenza criminalità e camorra a Napoli sembra andare di pari passo con quella della sicurezza di fotografi, giornalisti e cineoperatori: sul luogo dell’agguato di Ponticelli, tra via Bartolo Longo e via Cleopatra, è stato aggredito un operatore video mentre i fotoreporter sono stati minacciati.

Il fatto si registra a non troppa distanza dall’aggressione subita in un’occasione simile da Emiliano Carillo, videoreporter aggredito al Molo Luise lo scorso mese mentre faceva – semplicemente – il suo lavoro: quello di raccontare una città complessa dove si contano troppi morti.

La situazione sarebbe degenerata quando, sul luogo del duplice omicidio di Raffaele Cepparulo e Ciro Colonna, sarebbero arrivati i familiari dell’esponente dei barbudos. Stando ai racconti dei presenti sul luogo, la situazione era già abbastanza tesa e i cronisti (tanto fotografi quanto operatori televisivi) stavano già lavorando in condizioni complesse e distanti dal fulcro delle operazioni di polizia e carabinieri. Due uomini avrebbero letteralmente “puntato” il video-operatore vittima dell’aggressione e, una volta raggiunto, lo avrebbero colpito al volto e avrebbero tentato anche di distruggere la telecamera con cui stava lavorando. A evitare che la situazione finisse peggio l’intervento delle forze dell’ordine.

OPERATORE VIDEO AGGREDITO, LA VICINANZA DEI COLLEGHI

Mentre sulla bacheca Facebook del giovane operatore aggredito si susseguono messaggi di solidarietà, molto dura è invece la nota dell’Ugiv, Unione Giornalisti dell’Informazione Visiva, che parla di una vera e propria emergenza:

«Non è possibile che persone emotivamente coinvolte possano sfogare la loro rabbia sugli operatori dell’informazione, sotto gli occhi di una massiccia presenza delle forze dell’ordine […] Non si possono risolvere questi disagi, così come avvenuto oggi, con un suggerimento ad allontanarsi o a non riprendere la scena»

Provocatorio il presidente dell’Ugiv Ciro Fusco che afferma:

«Se i continui episodi di criminalità costituiscono fatti straordinari e gravi bisognerà attuare misure di tutela come accade in zona di guerra, dove i reporter, per tutela personale, girano scortati»

Sul fatto interviene anche il Mugi, Movimento Unitario Giornalisti Italiani:

«Ancora una volta violenza ai danni di cronisti e videoreporter. È accaduto stasera a Ponticelli, teatro di un duplice agguato di camorra. Il Movimento Unitario Giornalisti esprime la propria solidarietà ai colleghi […] Non possiamo più tollerare questi episodi di violenza ai danni di chi fa informazione, le forze dell’ordine devono provvedere a tutelare adeguatamente chi, nel triste teatro di un agguato di camorra, episodio che si verifica purtroppo spesso a Napoli, è chiamato a immortalare i fatti e invece diventa obiettivo di parenti e ‘guaglioni’ infuriati e violenti»

Lo staff di Livenet esprime solidarietà all’operatore video, collega e amico vittima di questa spiacevole disavventura.

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