Un giorno drammatico con le immagini che sono rimbalzate su ogni schermo, da quelle choc – quasi da film – dell’omicidio dell’ambasciatore russo in Turchia a quelle altrettanto tremende che arrivavano dalla Germania, o meglio dai mercatini di Natale di Berlino. Il 2016 si chiude con un altro giorno da dimenticare, che fa paura, che ancora una volta ci rivela in tutta la nostra debolezza.
L’omicidio dell’ambasciatore russo
Nel video del Corriere della Sera, si vede Andrei Karlov, classe ’54, ambasciatore russo in Turchia, negli ultimissimi istanti di vita. L’uomo presenziava all’apertura della mostra fotografica: “La Russia vista dai turchi”, ospitata nella capitale Ankara. Alle sue spalle, dietro al pulpito, compare un uomo in giacca e cravatta. Si tratta di Mert Altinas, 22 anni, poliziotto fuori servizio che si era introdotto nell’edificio che ospitava l’inaugurazione della mostra proprio esibendo il suo tesserino. L’uomo ha esploso dei colpi contro l’ambasciatore Karlov, il tutto tragicamente ripreso dalle telecamere.
Altinas avrebbe urlato, in quei concitati attimi: “Ricordati di Aleppo, ricordati della Siria, Allah Akbar”. Altinas è stato ucciso durante un’operazione delle forze speciali. Ancora non chiara la matrice dell’attentato: al vaglio diverse ipotesi.
Nelle stesse ore un altro uomo armato ha esploso colpi nei pressi dell’Ambasciata Americana ad Ankara, non molto distante dalla galleria luogo del primo agguato. Nessuna vittima.
L’attentato a Berlino
Mentre ancora rimbalzavano le immagini di quanto accaduto ad Ankara, a Berlino nei pressi della Chiesa del Ricordo un camion si è lanciato contro i mercatini natalizi. Un modus operandi molto simile a quello della strage di Nizza.
Si contano in totale 12 persone morte e 48 ferite. Nel mezzo due uomini: il primo, polacco, con ogni probabilità era l’autista originale del mezzo. Sarebbe rimasto ucciso da colpi d’arma da fuoco. Forse, si tratta di un ostaggio finito nel piano criminale dell’attentatore, o addirittura è stato ucciso prima dell’atto terroristico. Il secondo uomo sarebbe un pakistano 23enne, entrato in Germania a febbraio dalla rotta balcanica. L’Isis avrebbe rivendicato l’attentato.