Un’operazione complessa che ha visto i militari dell’Arma operare in 4 diverse province (Pisa, Milano, Napoli e Caserta) e che ha portato a 32 arresti di persone ritenute a vario titolo affiliate o vicine al sodalizio camorristico dei Fragnoli – Pagliuca – Gagliardi egemoni nel Casertano e in particolare nell’area di Mondragone.
L’operazione delle scorse ore ha portato alla notifica di 33 provvedimenti cautelari (27 arresti in carcere, 5 ai domiciliari e un divieto di dimora nelle regioni Lazio e Campania) ed è frutto di due distinte attività investigative.
Da un lato, c’è stata la ricostruzione di come funzionasse la “filiera dello spaccio” di crack e cocaina da parte degli indagati. Questi si sarebbero approvvigionati a Napoli, precisamente nei quartieri di Secondigliano e Fuorigrotta, per spacciarla tra Mondragone e Castelvolturno. Intercettazioni ambientali, telecamere nascoste, pedinamenti hanno permesso agli investigatori di raccogliere un quadro probatorio definito granitico dagli stessi.
Il secondo filone invece riguarda reati che vanno dall’associazione di stampo camorristico, estorsione, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco (nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 3 fucili) e ricettazione. Sono 14 gli episodi dettagliatamente accertati di attività estorsive, messe in campo e “ordinate” dai membri che si sarebbero succeduti di volta in volta al comando del sodalizio Fragnoli – Pagliuca – Gagliardi dopo l’arresto del reggente Giuseppe De Filippis.
Nel mirino del sodalizio criminale attività commerciali, imprese edili e installatori di slot machine. Tra gli episodi documentati, quello relativo proprio a un installatore di slot machine brutalmente picchiato per costringerlo a pagare il rateo estorsivo. Il sistema più o meno sarebbe stato il seguente: 75 euro da versare ai clan per ogni slot machine installata a Mondragone. Chi si rifiutava – minacciava il sodalizio – sarebbe stato estromesso dal mercato.