Videocamere di sicurezza per la casa: i “paletti” da rispettare per non incorrere in sanzioni

by Redazionale
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Installare delle videocamere di sicurezza per proteggere la propria casa può senz’altro essere un’ottima soluzione, anzi è assolutamente consigliato tutelarsi in questo modo dal momento che purtroppo, in Italia, i furti domestici non sono affatto pochi.

Acquistare dispositivi tecnologici come questi è molto semplice e, a differenza di un passato neppure troppo lontano, tutt’altro che proibitivo dal punto di vista economico.

Le opportunità non mancano neppure a livello di commercio elettronico: è sufficiente effettuare alcune ricerche per “atterrare” in e-commerce di articoli tecnologici come Emmebistore, i quali propongono modelli di prima qualità quali le telecamere Hikvision.

Ma posso installare liberamente una videocamera di sicurezza nella mia abitazione? Devo richiedere un’autorizzazione? Ci sono dei limiti da rispettare? In quest’articolo andremo a rispondere a queste domande.

L’installazione è libera, ma va indicata

Iniziamo col dire che l’installazione di videocamere di sicurezza nella propria abitazione non richiede alcuna autorizzazione specifica, dunque può essere effettuata liberamente, tuttavia è necessario tenere in considerazione alcuni aspetti.

Le riprese prodotte da una videocamera costituiscono a tutti gli effetti un trattamento dei dati personali, ragion per cui in tutti gli ambienti in cui sono presenti dei sistemi di questo tipo, la relativa presenza deve essere segnalata tramite apposite indicazioni.

Le abitazioni non fanno eccezione: se un immobile viene protetto in questo modo, deve essere obbligatoriamente affisso un cartello in cui si informa della presenza di videocamere di sicurezza e in cui è indicato il titolare del trattamento.

I principi stabiliti dalla normativa di riferimento

Il concetto di “titolare del trattamento” è menzionato nel cosiddetto GDPR, acronimo di General Data Protection Regulation, regolamento europeo con cui viene disciplinato il trattamento dei dati personali e che deve dunque essere rispettato anche nel nostro Paese.

I punti più interessanti di questa norma per quel che riguarda l’utilizzo di videocamere sono fondamentalmente due: l’art.13 specifica che le persone i cui dati personali divengono oggetto di trattamento devono essere opportunamente avvisate, e l’affissione di un cartello è, per le videocamere domestiche, assolutamente sufficiente, inoltre il trattamento dei dati deve contraddistinguersi per liceità, e la messa in sicurezza della propria casa è senza alcun dubbio una finalità lecita.

Entrando maggiormente nello specifico è utile sottolineare che il Garante per la Protezione dei Dati Personali, ovvero l’autorità amministrativa italiana che si occupa della tutela dei dati personali a livello nazionale, pubblica sul proprio sito Internet istituzionale delle indicazioni dettagliate circa la possibilità di installare videocamere di sicurezza nella propria abitazione.

I principi a cui attenersi sono piuttosto semplici, ma devono essere rispettati con la dovuta attenzione per evitare di incorrere in sanzioni. Andiamo a scoprirli.

I criteri da considerare al momento dell’installazione

Anzitutto, le videocamere devono inquadrare solo ed esclusivamente aree di proprietà, come possono essere gli interni dell’abitazione o anche eventuali spazi outdoor, come un giardino, senza tuttavia interessare anche aree pubbliche o di soggetti terzi.

Se inquadrare aree di terzi risulta tecnicamente inevitabile, devono essere intraprese delle azioni specifiche tramite cui vengano oscurate tali porzioni di video, mentre se le riprese devono necessariamente interessare anche una servitù di passaggio appartenente ad un soggetto terzo è necessario il consenso del titolare di tale diritto.

È utile sottolineare che le videocamere di sicurezza di un’abitazione non possono interessare neppure eventuali aree condominiali.

Questo non significa, sia chiaro, che le aree condominiali non possano essere protette in questo modo, semplicemente la sicurezza di questi spazi riguarda l’intero condominio e dunque sarà quest’ultimo, ovvero un suo rappresentante, a ricoprire il ruolo di titolare del trattamento.

Concludendo, dunque, si può affermare che l’installazione di videocamere di sicurezza per la protezione della propria casa non rappresenta nulla di complesso dal punto di vista legale, è sufficiente tenere in considerazione alcuni principi basilari indicati in modo chiaro dalle Autorità competenti.

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