Se i muri potessero parlare…

by Redazione
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Se i muri potessero parlare…

Tante volte si usano espressioni simili. Immaginate ora una piazza che racconta tante storie e restituisce voce a tutte quelle vittime a cui è stata brutalmente sottratta. Questo è quanto sta accadendo a piazza Carlo III, una piazza che fino a poco tempo fa era quasi del tutto cantierizzata e che l’8 marzo si è arricchita di un ulteriore pezzo di arredo urbano che racconta.
In occasione della festa della donna, infatti, l’associazione Volontari nel Mondo “La Fenicia” con il patrocinio della IV Municipalità e la partecipazione della scuola Sant’Alfonso dei Liguori ha ridipinto la panchina rossa in memoria delle vittime della violenza di genere e ha posto su di essa una sagoma di donna in nero. Il disegno della sagoma della donna dipinta é frutto della sensibilità e delle doti della professoressa Pina de Crescenzo che si è occupata del disegno e della trasposizione sulla panchina della sagoma.

La panchina era stata già colorata di rosso in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. Sono intervenuti per l’occasione il consigliere comunale Fulvio Frezza, la dirigente scolastica Maria Capone con i suoi ragazzi e corpo docente, la consigliera della IV municipalità, Regina Claudia Chiodi, delegata dal presidente Giampiero Perrella, ed il consigliere municipale Salvatore Esposito.

I ragazzi della scuola media intervenuti hanno creato dei poster contro la violenza di genere e hanno collaborato nel dipingere la panchina e poi letto poesie e brani che parlano di donne, della loro forza, della loro determinazione e quella fragile bellezza che resiste ai sacrifici.

 

Sono intervenuti per l’occasione il consigliere comunale Fulvio Frezza, la dirigente scolastica Maria Capone con i suoi ragazzi e corpo docente, la consigliera della IV municipalità, Regina Claudia Chiodi, delegata dal presidente Giampiero Perrella, ed il consigliere municipale Salvatore Esposito.
I ragazzi della scuola media intervenuti hanno letto creato dei poster contro la violenza di genere e hanno collaborato nel dipingere la panchina e hanno letto poesie e brani che parlano di donne, della loro forza, della loro determinazione e quella fragile bellezza che resiste ai sacrifici.

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