Nel mese di marzo, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha bandito un concorso per l’assunzione di 253 funzionari amministrativi.
L’articolo 11 del bando di concorso ha previsto la possibilità di svolgere prove preselettive nell’ipotesi di raggiungimento di un elevato numero di partecipanti. Le prove preselettive, che non fanno punteggio ai fini della graduatoria, servono a scremare il cospicuo numero di candidati. Queste si sostanziano solitamente in quiz a risposta multipla il cui oggetto cambia da ente esaminatore ad ente esaminatore: alcune hanno ad oggetto le materie della prova scritta, altre quesiti di logica o di matematica, altre ancora servono a testare l’abilità visiva, la capacità mnemonica o analitica.
La consuetudine di svolgere le prove preselettive dei ministeri a Roma ha sempre fatto storcere il naso ai residenti degli angoli più remoti della Penisola, costretti a sobbarcarsi le spese e le fatiche del viaggio e del pernottamento.
Il bando Miur, per questo motivo, ha introdotto la possibilità di scegliere la regione in cui svolgere la prova.
Rendere più agevole ed economica la partecipazione alla prova è la finalità di tale disposizione, che occorre sottolineare con forza per comprendere quanto sia stata gestita male la preparazione della prova in questione.
La prima difficoltà, infatti, è sorta dalla scelta di preferire al tradizionale foglio cartaceo stampato con i quiz (evaso, comunque, con modalità che, oltre a garantire anonimato, consentono la comunicazione dei risultati in giornata) una prova al computer. Questa decisione, che senza dubbio si incardina nel solco dell’innovazione, si è evidentemente scontrata con la penuria di sedi dotate di valide aule di informatica: poche, come si apprende dai calendari ufficiali, sono le sedi individuate nelle grandi città, molte quelle nei piccoli centri.
Buon senso avrebbe voluto, per restare fedeli alla finalità auspicata dalla disposizione, che gli abbinamenti candidato-sede avvenissero sulla base della residenza comunicata all’atto dell’iscrizione. I raggruppamenti, invece, sono stati decretati, non si capisce bene perché, sulla base del criterio della data di nascita. Pertanto molti residenti di Napoli dovranno sostenere la prova a Salerno, tanti palermitani lamentano di essere stati assegnati a sedi in provincia di Ragusa, i calabresi del sud si sposteranno verso nord mentre i corregionali del nord svolgeranno i quiz nel sud della regione. L’orario fissato non è neanche di quelli comodi: per tutti, infatti, l’appuntamento è alle ore 8!
Più colpiti da questi bizzarri abbinamenti, da quanto si legge nei social, sono i residenti al Centro e al Sud, dove mancano le reti di collegamento, le infrastrutture sono inadeguate e i mezzi pubblici inefficienti. Per questo motivo, la scelta di svolgere la prova con mezzi moderni stona con lo stato vetusto dei mezzi di trasporto pubblici, apparendo più una scelta di facciata, che, nei fatti, rende a sua volta la partecipazione alla preselettiva una sorta di prova a sé stante.
In calce alle migliaia di lamentele apparse da ieri sui social (giorno in cui è stata data pubblicazione del calendario e degli abbinamenti) molti affermano sarebbe stato meglio, a questo punto, incontrarsi tutti a Roma, perché, come qualcuno pure sottolinea tutte le strade portano a Roma, poche, invece, a Cava dei Tirreni.