Fino a domenica 7 gennaio, il regista Francesco Saponaro porterà in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli (Piazza Eduardo De Filippo) Ragazze sole con qualche esperienza, complesso testo teatrale scritto da Enzo Moscato nel 1985.
Ragazze sole con qualche esperienza
Il titolo, Ragazze sole con qualche esperienza, prende le mosse dall’incipit di un breve annuncio pubblicato da Bolero Film e Grand Hotel su Le cronache emarginate, giornale per cuori solitari assai frequentato da prostitute, travestiti e detenuti. Dietro la modesta descrizione si nascondono, infatti, due travestiti dediti all’antica professione della prostituzione. Della realtà delle cose, però, sono subito messi a parte Cicala e Scialò, i due detenuti, di prossima scarcerazione, che hanno intrapreso con la coppia femminielli una relazione epistolare al fine di trasformarla in una convivenza more uxorio.
La storia si sviluppa, così, intorno al tellurico incontro delle due coppie nell’appartamentino dei Quartieri di Bolero Film e Grand Hotel, sin da subito scosso da un agguato ai danni dei due detenuti, da cui miracolosamente scampano, ad opera di una potente organizzazione criminale, capeggiata dal boss Giovanne cu ‘a chitarra, tradito da Cicala e Scialoja per una pena più mite.
Assai particolare e coraggiosa la scelta di affidare il ruolo dei due femminielli a Veronica Mazza e a Lara Sansone: una scelta che si fonda sulla vocazione dell’attore di indossare gli altrui panni, cosa che fa di questo, per definizione, un travestito.
Anche in quest’opera, come nel Circus Don Chisciotte o in Uscita d’emergenza, recentemente portate in scena al Teatro San Ferdinando, il luogo in cui si svolge la rappresentazione è uno spazio chiuso, quasi un bunker che offre rifugio a chi qui cerca riparo dalle insidie del mondo esterno, che si rivela nella sua inafferrabile precarietà. Lo spazio chiuso, in questo caso un appartamento ai Quartieri Spagnoli (che acquista, invece, l’aspetto di una stazione ferroviaria abbandonata in Circus Don Chisciotte o di sottoscala in Uscita di emergenza), è così un porto sicuro in cui si mescolano esuli e superstiti, ciascuno con la propria storia ed esperienza, costretti a inventare con grande fatica una lingua franca per poter comunicare.
Il testo, come nella tradizione del Teatro San Ferdinando, è frutto di uno scrupoloso studio sulla lingua napoletana, meticolosamente compiuto da Enzo Moscato, che si arricchisce di espressioni mutuate da altre radici idiomatiche, dall’immaginario dei fotoromanzi e dalla soap-opera (nota del regista)
Ragazze sole con qualche esperienza, il cast
Ragazze sole con qualche esperienza è prodotta dal Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale, Teatri Uniti.
A fianco a Lara Sansone e a Veronica Mazza, nei ruoli, rispettivamente, di Scialò e Cicala, ci saranno Salvatore Striano e Carmine Paternoster. I costumi sono di Chiara Aversano, l’assistenza ai costumi di Fabiana Amato; le luci sono curate da Cesare Accetta e il suono da Daghi Rondanini. L’assistenza alla regia è affidata a Giovanni Merano e a Gianmarco Moderna, mentre l’assistenza alle scena a Lucia Imperato. La direzione di scena è curata da Teresa Cibelli e Lello Becchimanzi. Le foto di scena sono di Marco Ghidelli. Elettricista e macchinista, rispettivamente, sono Fulvio Mascolo e Alessio Cusitore. I trucchi sono opera di Vincenzo Cucchiara.
Informazioni e contatti
Lo spettacolo andrà in scena alle ore 21 nei giorni, venerdì 22, venerdì 29 dicembre e martedì 2, mercoledì 3 e venerdì 5 gennaio.
Mercoledì 27, giovedì 28 dicembre e giovedì 4 gennaio il sipario si alzerà alle ore 17.
Alle ore 19, invece, lo spettacolo comincerà nei giorni sabato 23, martedì 26 e sabato 30 dicembre.
Inoltre, l’inizio è previsto alle ore 20 nei giorni domenica 25 dicembre e lunedì 1 gennaio. Infine, in chiusura, sabato 6 e domenica 7 gennaio l’opera sarà messa in scena alle ore 18.
Si consiglia, in ogni modo, di prendere conferma degli orari sul sito del Teatro Mercadante all’indirizzo https://www.teatrostabilenapoli.it/evento/ragazze-sole-qualche-esperienza/
Per le foto (di Marco Ghidelli), si ringrazia l’ufficio stampa del Teatro Stabile