Da giovedì 23 marzo a domenica 2 aprile, al Teatro San Ferdinando di Napoli (circuito Teatro Stabile), situato a Piazza Eduardo de Filippo n.20, andrà in scena lo spettacolo Circus Don Chisciotte, scritto, diretto ed interpretato da Ruggero Cappuccio, liberamente ispirato al celebre romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra.
Circus Don Chisciotte
Michele Cervante è proprio il nome assegnato al protagonista dello spettacolo Circus Don Chisciotte. Questo singolare personaggio, docente universitario oramai in pensione, si ritiene un lontano discendente dell’autore del romanzo, probabilmente frutto di una risalente relazione avuta dallo scrittore durante il soggiorno napoletano del 1575.
Questa circostanza, sulla cui veridicità, in realtà, assai poco conta indagare, ne amplifica la volontà di proseguire degnamente la missione spirituale di un uomo al quale riconosce il merito di aver difeso la genuinità dei valori cavallereschi, impersonati dal puro Don Chisciotte della Mancia, in un periodo storico in cui questi erano stati derubricati ad elemento di folklore ed intrattenimento. Dotato di raffinatissima sensibilità, guarda con inquietudine ai profondi cambiamenti che stanno investendo la società, nei quali scorge il progressivo imbarbarimento della collettività.
Per questo motivo, Michele Cervante troverà compagnia nelle persone di coloro che vivono ai margini della civiltà, incapaci di inseguirne i miti disumanizzati, incontrati per caso durante un suo vagabondaggio notturno, primo tra tutti Salvo Panza, disoccupato che occuperà il posto del suo quasi omonimo omologo letterario. Con questo manipolo di reietti, sconfitti dal progresso, ordirà la sua personale battaglia contro i mulini a vento: la salvaguardia dell’essere umano.
Circus Don Chisciotte- La recensione
Ogni dettaglio del Circus Don Chisciotte, dalle luci alla scenografia, dal tono della recitazione ai suoni di scena, è curato nei minimi particolari affinché, sin da subito, lo spettatori sprofondi nel sogno di Michele Cervante, il visionario protagonista.
Circus Don Chisciotte, infatti, si dipana contemporaneamente lungo due dimensioni. Sul piano meramente fenomenico (se lo spettacolo fosse, cioè, una sterile sequenza di diapositive), un gruppo di reietti male assortiti, tutti disoccupati abbigliati alla men peggio con improbabili sommatorie di stracci, si assembrano casualmente in una vecchia stazione ferroviaria oramai in disuso, dove si abbandonano, all’unisono, al contagioso delirio di Michele Cervante. La visione di questo, però, sprigiona un influsso suggestivo talmente forte che l’intero teatro, al pari dei personaggi del Circus Don Chisciotte, in questa vi si ritrova catapultato, smarrendo ogni forma di realismo. Con quanta facilità e meraviglia è possibile perdersi in una bella favola in cui ciascuno può immaginarsi cavaliere, principessa o duca, per nobiltà d’animo e purezza di sentimenti. Così, in groppa ad un destriero, che è un carrello porta rifiuti, con un casco per elmo e un bastone per spada, Michele Cervante, con il suo seguito di eroici paladini, guiderà battaglia contro i condizionatori, versioni moderne dei mulini a vento, emblema di una società insofferente e prepotente che ha preteso di condizionare anche l’aria. La battaglia è in realtà rivolta al processo di disumanizzazione che ha investito il mondo, pur risparmiando questa isolata stazione ferroviaria, che è un luogo felice e incontaminato, i cui abitanti conservano ancora intatta la propria umanità, enel quale, in una notte, si consuma il sogno di Michele Cervante,
L’omaggio a Gerardo Marotta
Come annunciato nel corso della conferenza stampa, tenutasi martedì 21 marzo allo spazio Libri&Caffè del Teatro Mercadante, Ruggero Cappuccio ha voluto dedicare il suo spettacolo alla memoria dell’avvocato Gerardo Marotta, recentemente scomparso dopo una vita spesa al servizio degli altri. Sul palco, chiari i riferimenti alla sua storia. Innanzitutto, sullo sfondo della scena, appare la dicitura Istituto Italiano Studi Filosofici, da questi fondato.
Inoltre, disseminati sul palco, tantissimi libri che il professor Cervante dichiara con vanto di aver salvato dagli assassini della civiltà, alludendo, così, all’enorme patrimonio librario donato alla città di Napoli dall’avvocato Marotta (che, purtroppo, ancora fatica a trovare collocazione nelle biblioteche cittadine).
Circus Don Chisciotte- Il cast
Lo spettacolo Circus Don Chisciotte è prodotto dal Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale. Insieme a Ruggero Cappuccio (Michele Cervante), recitano Giovanni Esposito (Salvo Panza), Giulio Cancelli (Duca), Ciro Damiano (Almerindo), Gea Martire (Letizia) e Marina Sorrenti (Beatrice).
Le scene sono di Nicola Rubertelli, i costumi di Carlo Poggioli, le musiche di Marco Betta, disegno luci e aiuto regia di Nadia Baldi.
Informazioni e recapiti.
Nei giorni giovedì 23, venerdì 24, martedì 28 e venerdì 31 marzo, lo spettacolo comincerà alle ore 21. Sabato 25 marzo e sabato 1 aprile, invece, alle ore 19. Domenica 26 marzo e domenica 2 aprile il sipario si alzerà alle ore 18. Mercoledì 29 e giovedì 30 marzo lo spettacolo prenderà avvio alle ore 17.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare la biglietteria del Teatro San Ferdinando ai numeri 081292030/081291878, oppure visitare il sito www.teatrostabile.it
Per le foto, si ringrazia l’ufficio stampa del Teatro Stabile.