Lo scorso 8 maggio, in occasione della campagna abbonamenti 2017-2018, è stato presentato il cartellone degli spettacoli che si terranno nella prossima stagione teatrale tra il Teatro Bellini e il Piccolo Bellini.
IL CARTELLONE DEL TEATRO BELLINI
Gli spettacoli in abbonamento
Dal 31 ottobre al 5 novembre al Teatro Bellini andrà in scena Vangelo di Pippo Delbono, una vera e propria indagine sulla forza sonora della parola e della voce; dal 7 al 12 novembre ci sarà L’ora di ricevimento (Banlieue) di Stefano Massini, con protagonista Fabrizio Bentivoglio, che interpreta il professor Ardeche, un insegnante di materie letterarie disilluso, cinico, nonché spietato osservatore e lucidissimo polemista; dal 14 al 19 novembre il palco si aprirà per American Buffalo di David Mamet, riadattato da Maurizio de Giovanni, rivisitazione partenopea di una fortunata trasposizione cinematografica, interpretata da Dustin Hoffmann; dal 21 al 26 novembre sarà il turno de Il nome della rosa, romanzo di Umberto Eco nella versione teatrale di Stefano Massini, la cui vicenda verrà raccontata con una lieve leggerezza che possa qua e là sollecitare il riso; dal 28 novembre al 3 dicembre sarà rappresentato Quel gran pezzo della Desdemona. Tragedia Sexy all’italiana di Luciano Saltarelli, progetto nato dalla bizzarra contaminazione della trama tragica, articolata e ineluttabile dell’Otello di Shakespeare con il registro della commedia sexy, tanto frequentata dal cinema italiano degli anni ’70; dal 5 al 10 dicembre ci sarà Play Strindberg di Friedrich Dürrenmatt nella traduzione di Luciano Codignola, una pièce che nasce nel 1969 in occasione della messinscena, presso il Teatro di Basilea di Danza Macabra, uno dei testi più feroci e moderni di Strindberg; dal 9 al 21 gennaio il palco si aprirà per Questi fantasmi! di Eduardo De Filippo, testo intramontabile che mostra un perfetto equilibrio tra tragico e comico; dal 23 al 28 gennaio andrà in scena Teatro Delusio di Paco González, Björn Leese, Hajo Schüler, Michael Vogel, spettacolo di Familie Flöz, gruppo berlinese dalla cifra stilistica inconfondibile che ci ha abituati ad assistere a delle vere e proprie esplosioni di poesia; dal 2 all’ 11 febbraio ci sarà La ragione degli altri di Luigi Pirandello, diretto e interpretato da Tato Russo, commedia in tre atti, la cui trama contiene alcuni elementi autobiografici, che racconta di un insolito dramma borghese; dal 20 al 25 febbraio sarà la volta di Battlefield, tratto dal Mahābhārata e dal testo teatrale di Jean-Claude Carrière nell’adattamento e nella regia di Peter Brook e Marie-Hélène Estienn, spettacolo in lingua inglese con sopratitoli in italiano che racconta della guerra per il potere combattuta dai due rami della discendenza del defunto re Bharata; dal 27 febbraio al 4 marzo andrà in scena Delitto/castigo di Fëdor Dostoevskij nell’adattamento teatrale di Sergio Rubini e Carla Cavalluzzi, un nuovo progetto sul Teatro non Teatro partorito dalla mente di Sergio Rubini che prende spunto dal celebre romanzo; dal 6 al 18 marzo sarà rappresentato Il sindaco del Rione Sanità di Eduardo de Filippo con la regia di Mario Martone, testo del grande drammaturgo napoletano in un allestimento che associa realtà produttive diverse nella realizzazione di un progetto culturale dal forte senso politico e civile; dal 10 aprile al 6 maggio, infine, si assisterà ad una rivisitazione del Decameron ad opera di Stefano Massini ed Enzo Avitabile.
Gli spettacoli fuori abbonamento
Dal 3 al 29 ottobre al Teatro Bellini andrà in scena Glob(e)al Shakespeare, progetto di Gabriele Russo che comprende un ciclo di spettacoli del noto drammaturgo (Giulio Cesare, Otello, Racconto d’inverno, Le allegre comari di Windsor, Tito, Una commedia di errori); dal 12 al 17 dicembre sarà il turno de Il giocatore di Fëdor Dostoevskij nell’adattamento di Vitaliano Trevisan, in cui un cast affiatato trascina il pubblico in una spirale fatta di gioco d’azzardo, passione e compulsione; dal 26 dicembre al 7 gennaio ci sarà Dignità autonome di prostituzione di Luciano Melchionna, prima Casa chiusa dell’arte nel Mondo dove gli attori sono alle mercé dello spettatore, ma sono protetti dalla Regole della stessa Casa; infine dal 22 al 25 marzo sarà la volta di Qualcuno volò sul nido del cuculo di Dale Wasserman, dall’omonimo romanzo di Ken Kesey, nella traduzione di Giovanni Lombardo Radice, che racconta la storia d’amicizia di uno sfacciato delinquente con i suoi compagni di reclusione.
IL CARTELLONE DEL PICCOLO BELLINI
Dal 10 al 15 ottobre andrà in scena Romeo e Giulietta ovvero la perdita dei Padri, prove di drammaturgia dello sport con gli adolescenti di William Shakespeare, curato da Francesca Macrì e Andrea Trapani, in cui Romeo e Giulietta smette di essere una storia d’amore e diventa una storia di giovani infelici, una storia di non ascolto, di fallimento transgenerazionale, di errori troppo tardi riconosciuti e di un tempo, un tempo, troppo severo nel suo scorrere inesorabile; dal 17 al 28 ottobre ci sarà L’ammore nun’è ammore di Lino Musella, dedicato a Dario Jacobelli, poeta napoletano scomparso prematuramente nel 2013, che si dedica negli ultimi anni della sua vita alla traduzione in napoletano e al tradimento, come amava definirlo, di 30 Sonetti di Shakespeare; dal 31 ottobre al 5 novembre sarà la volta di Duepenelopeulisse di Pino Carbone e Anna Carla Broegg, che dà voce e corpo ai due protagonisti dell’Odissea di Omero, nell’attimo in cui si ritrovano dopo venti anni di lontananza; dal 7 al 12 novembre sarà il turno di Chiromantica ode telefonica agli abbandonati amori di Enzo Moscato, Giuseppe Patroni Grif, Annibale Ruccello, Francesco Silvestri, che ha come caratteristica comune quella di creare personaggi in grado di esplorare al di là del sessuale ordinario, con tutte le implicazione sociali e politiche che comporta; dal 14 al 19 novembre il palco si aprirà per Mozart chi? di Vittorio Cielo, che costituisce la continuazione perfetta de lo Shakespeare in love with Marlowe che tanto successo ha riportato nella stagione 2016; dal 28 novembre al 3 dicembre sarà rappresentato La vita ferma: sguardi sul dolore del ricordo, scritto e diretto da Lucia Calamaro, che inquadra il problema della complessa, sporadica e sempre piuttosto colpevolizzante, gestione interiore dei morti; dal 12 al 17 dicembre ci sarà Immacolata Concezione di Joele Anastasi, storia di un microcosmo siciliano fatto di omertà, violenza e presunzione, ma anche di quell’autenticità tipica della carnalità isolana; dal 9 al 14 gennaio andrà in scena Cunto di Maruzza da Maruzza Musumeci di Andrea Camilleri, storia mostruosa e seducente come lo sono le storie antiche dove cielo e mare si incontrano; dal 16 al 28 gennaio sarà il turno di Tango Glaciale di Mario Martone; dal 6 all’11 febbraio sarà la volta di Donne che sognarono cavalli di Daniel Veronese, in cui gli enigmi non vengono risolti e i nodi non sono mai sciolti in assenza di risposte alla crudeltà; dal 14 al 18 febbraio sarà il turno di Un quaderno per l’inverno di Armando Pirozzi, che racconta la storia di un introverso professore di letteratura che, rientrando in casa, vi trova un ladro, armato di coltello, che vuole da lui qualcosa di molto insolito; dal 20 al 25 febbraio sarà rappresentato Gli uccelli migratori di Francesco Lagi, in cui i personaggi cercano di sintonizzarsi alla frequenza del loro motivo di stare al mondo; dal 27 febbraio al 4 marzo il palco si aprirà per Autobiografia erotica di Domenico Starnone, storia di Aristide e Mariella che si incontrano in un appartamento a Roma; dal 9 al 18 marzo si assisterà alla rappresentazione di New magic people show di Giuseppe Montesano, storia di un’allucinante comunità di cittadini-mostri vive in un condominio da reality show; dal 3 all’8 aprile ci sarà Per strada di Francesco Brandi, un percorso, ironico, dolente e contraddittorio verso la libertà emotiva; dal 10 al 15 aprile sarà la volta di Ranavuottoli (Le sorellastre) di Roberto Russo e Biagio Musella, che pur essendo uno spettacolo ironico entra nella psiche dei personaggi, ossia le sorellastre di Cenerentola; dal 17 al 22 aprile sarà il turno di John e Joe di Agota Kristof, favola dai toni comici e assurdi, seppure molto realistica, che in apparenza parla di come due strambi clochard passano le giornate, ma che in realtà racconta come funziona, nella nostra complessa quotidianità, l’economia mondiale; dal 24 al 29 aprile sarà rappresentato Ivan, liberamente tratto da I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij e riscritto da Letizia Russo, spettacolo che si concentra sul pensiero religioso del noto autore russo; infine, dall’8 al 13 maggio andrà in scena lo spettacolo vincitore del Premio Inbox 2017.
INFORMAZIONI E RECAPITI
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito del Teatro Bellini all’indirizzo http://www.teatrobellini.it/.
Per le foto, si ringrazia l’Ufficio Stampa del Teatro Bellini.