Decori della Reggia di Caserta danno forma ad un tavolino; suggestioni del Teatro di San Carlo danno vita a un lampadario; i tipici decori delle maioliche di Vietri si illuminano e prendono nuova vita attraverso un materiale “moderno” come il plex. Ammirare il passato (e studiarlo), quindi, guardando al futuro. Il tutto in un concept totalmente innovativo in cui non un solo elemento di design non possa non completarsi con gli altri. Tutto questo è la linea Evoé, frutto dello studio, della ricerca, della passione e della creatività delle architette Angela De Rosa e Rosanna Salvato, fondatrici dello studio Opificio01. Evoé – esortazione tipica delle feste bacchiche – è la concretizzazione di questa idea: portare, sotto una nuova luce e con materiali innovativi, immagini, forma, colori di un mondo che è fuori ma soprattutto dentro di noi.
“Opificio01 – spiegano De Rosa e Salvato – è un laboratorio dove le idee prendono forma concreta grazie alla passione di chi ci lavora per l’autoproduzione di oggetti di design, realizzati attraverso studi di materie sempre nuove e combinazioni di materiali primi di scarto e non”. La linea Evoé è definita dalle ideatrici “una sfida”: quella di far rivivere le forme del passato con nuovi materiali. Ed è stata accettata dalla Aversano Industry che nella sua officina ha prodotto gli oggetti progettati da Opificio01.
Evoé verrà presentata in una location sicuramente non convenzionale: la suggestiva cripta della Basilica di San Sossio (Piazza Umberto I, Frattamaggiore – Napoli). Il vernissage è fissato per il prossimo sabato 22 dicembre a partire dalle 18.30.