PRENDONO IL LARGO LE TARTARUGHINE SALVATE A CASTEL VOLTURNO

by Comunicato Stampa
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Hanno preso il largo verso il mare del golfo di Napoli, a circa 30 miglia dal porto, le cinque tartarughine “Caretta caretta” salvate dai ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn, a seguito dell’eccezionale schiusa avvenuta nei giorni scorsi presso le spiagge di Castel Volturno (CE).

Nella mattina di mercoledì 5 ottobre, Con l’ausilio del Corpo della Guardia di Finanza, nella persona del Maggiore Pier Paolo Atzori, i biologi marini dell’Ente di Ricerca partenopeo, sotto la supervisione della Dottoressa Sandra Hochscheid, Responsabile del Centro di Recupero della Stazione Zoologica Anton Dohrn, hanno dato il via alla liberazione dei cinque esemplari di “Caretta caretta”. Un’avventura iniziata lo scorso 1° ottobre, quando è stato scoperto, sul litorale Domitio del lido “Miramare”, il “nido non monitorato” composto da 98 uova, deposte tra la fine di luglio e inizio agosto 2016.

Dalle spiagge casertane, sono state reperite 58 uova non schiuse, 8 neonati trovati morti e 2 esemplari, per fortuna, rinvenuti vivi. Per cinque tartarughe “Caretta caretta”, nate da questa straordinaria schiusa, le condizioni di salute sono però da subito apparse precarie, tanto che i piccoli esemplari hanno necessitato di cure specifiche prestate dalle mani esperte degli  studiosi della Stazione Zoologica Anton Dohrn.  “Da sole non sarebbero sopravvissute: le piccole tartarughine ‘Caretta caretta’ avevano bisogno di ricevere nutrimento e cure mirate per recuperare le forza sufficiente ad affrontare il mare. E’ stato un lavoro costante di osservazione, studio e monitoraggio che ci ha permesso di liberarle e farle tornare al loro habitat naturale“, ha dichiarato la Dottoressa Hochscheid. L’imbarcazione G.117 Sanna delle Fiamme Gialle ha permesso che il viaggio verso il mare delle piccole “Caretta caretta” avesse inizio: “Siamo ben lieti di aver sostenuto, con il nostro supporto materiale e morale, la liberazione delle tartarughe”, aggiunge il Maggiore Pier Paolo Atzori, “noi della Guardia di Finanza speriamo sia solo l’inizio di una longeva e proficua collaborazione con la SZN”.

Una giornata che ha visto in campo le risorse positive del nostro territorio, una dimostrazione di come la ricerca e la natura possano camminare di pari passo, con l’intento di sostenere e proteggere la vita e l’ambiente marino.

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