Il protocollo di intesa “Campania tra le mani” per percorsi inclusivi e fruibili con particolare attenzione alle persone con disabilità

by Eleonora Iasevoli
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Un miliardo di persone, circa l’80% nei paesi in via di sviluppo, convive con una o più forme di disabilità, scontrandosi con barriere ambientali e culturali che limitano il benessere psicofisico.

Alla luce di questo dato, “non lasciare nessuno indietro”, l’indicazione dell’Agenda 2030, appare quanto mai necessaria da mettere in pratica in ogni società che voglia definirsi inclusiva, civile e vivibile.

Sull’onda di questo cambiamento in atto e a pochi giorni dalla Giornata internazionale delle persone con disabilità, ieri mattina, 12 dicembre 2019, presso le Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano di Napoli, è stato siglato il Protocollo d’intesa “Campania tra le mani. Itinerari inclusivi nei luoghi d’arte” che sancisce il rinnovo e l’ampliamento della rete “Napoli tra le mani”, nata nel 2013 tra il SAAD (Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con disabilità) dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, i luoghi di Cultura della Campania e le associazioni delle persone con disabilità operanti sul territorio.

Gli obiettivi – dichiara Ciro Pizzo, Delegato del Rettore alla Disabilità presso l’UNISOB che apre la conferenza – sono quelli di attuare un’opera di costruzione di percorsi accessibili e fruibili a 360 gradi, con particolare attenzione alle persone con disabilità fisiche, sensoriali e cognitive, che si aprono a nuove realtà culturali e associative della Regione. L’Università – continua il professore – si pone, in questo senso, come mediatore, portando il suo sapere e lavorando alla pari con gli attori istituzionali coinvolti.

Prevista secondo le linee guida, l’accessibilità degli edifici e non ultima l’accessibilità economica, garantita dall’introduzione di ticket ridotti non solo per i disabili, ma anche per gli accompagnatori. Infine, il prof. Ciro Pizzo, pone l’accento sulle nuove modalità di snellimento delle procedure di adesione alla Rete, con l’invio tramite e-mail delle richieste alle quali si comincerà a rispondere nell’attesa della formalizzazione che darà luogo al rapporto con i partner.

Da qui l’esigenza di rinnovare il Protocollo che oggi vede protagonisti attivi nuovi siti afferenti al Polo Museale della Campania; il Parco archeologico di Pompei; nuove associazioni, come l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della Campania, l’Associazione di Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi, l’Associazione Italiana Malati di Alzheimer, l’Associazione Disabili Visivi e Famiglie in rete di Napoli. Un focus, durante la conferenza, sul Museo Tattile-Olfattivo nato all’interno dell’Orto Botanico di Napoli, ha dato l’idea delle trasformazioni museali in corso che rappresentano, dunque, una scommessa nel settore dei Beni Culturali, del Turismo e della rifunzionalizzazione del territorio.

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