Prodotto ritirato!
È di pochi giorni fa la notizia della nuova provocazione di Banksy: lo street artist inglese avevo promesso in regalo una stampa raffigurante uno dei suoi stencil più rappresentativi – la bambina con palloncino a forma di cuore, per l’occasione decorato con la Union Jack – agli elettori che avessero dimostrato, attraverso una foto della scheda elettorale, di aver votato contro la May alle prossime elezioni inglesi dell’8 giugno. Sfortunatamente, l’azione è stata ritirata in seguito ad un avviso da parte della Commissione Elettorale inglese che ha redarguito l’artista informandolo del fatto che le schede sarebbero state annullate e che il suo gesto rischia un’accusa di corruzione poiché, per legge, non è ammissibile indurre l’elettorato verso una determinata preferenza in cambio di alcunché. Non è ancora ben chiaro se l’operazione di lancio e ritiro sia stata effettivamente programmata o se si tratta di una piccola défaillance da parte dell’artista che sembrerebbe, questa volta, aver fatto i conti senza l’oste.
Indipendentemente da come siano andate le cose, Banksy ha raggiunto il suo obiettivo: far parlare di sé mettendo, seppur momentaneamente, in crisi “il sistema” tanto osteggiato attraverso i suoi lavori e le sue azioni di guerrilla art. Le provocazioni, l’ironia, lo spirito parodistico attraverso cui restituisce piccole e grandi verità e analizza le contraddizioni della nostra società hanno ormai fatto storia e fatto sì che si imponesse fra gli artisti più stimolanti e innovativi della scena dell’arte contemporanea.
Dissimulazione, spiazzamento, parodia sono le parole chiave per comprendere e gustare a pieno l’opera di Banksy ma… chi gabba resta gabbato, si sa!
Banksy è, infatti, come la nota rivista di enigmistica: vanta innumerevoli tentativi di imitazione!
L’enorme fama raggiunta negli anni dall’artista, il suo stile fortemente riconoscibile, la sua dirompente forza comunicativa hanno dato il là alla nascita di moltissimi imitatori che, in cerca di popolarità o semplicemente per gioco, ne hanno preso a modello alcuni tratti; dal nome, allo stile, fino alla mera scimmiottata.
Molti di loro, partendo da un’iniziale caricatura, hanno poi sviluppato uno stile proprio e sono oggi artisti affermati.
Hanksy
È il caso del newyorkese Hanksy: l’artista inizia a muovere i primi passi nella Street Art nel 2011 realizzando in strada alcuni rifacimenti degli stencil del più noto Banksy – fra cui i celebri ratti e il rioter lanciatore di fiori – sovrapponendo ad essi il ritratto dell’attore Tom Hanks. Grazie al simpatico gioco di parole, Hanksy è diventato noto al grande pubblico e le sue parodie hanno spopolato sui social, al punto tale da attirare l’attenzione della stessa star hollywoodiana che si è lasciata fotografare in compagnia dello street artist. Hanksy ha continuato a far parlare di sé attraverso altre umoristiche opere come quella in cui il presidente degli Stati Uniti d’America diventa “Tronald Dump”.
Wanksy
Il gioco di assonanze e di parole è alla base anche della missione di Wanksy (da wank), il road artist di Manchester, che “vuole rendere il mondo un posto migliore, una buca alla volta!”. Da alcuni anni lo street artist disegna degli irriverenti peni intorno alle buche presenti in strada al fine di attirare l’attenzione delle amministrazioni locali sulle condizioni del manto stradale e indurle a ripararle pur di coprire le oscenità raffigurate. L’artista ha dichiarato di ritenersi piuttosto soddisfatto del suo operato poiché la maggior parte delle buche che ha “decorato” sono state riparate nel giro di 48 ore! A suo modo un servizio di pubblica utilità.
Bambsy
Un divertente mix fra lo stile Banksy e l’immaginario disneyano è quello – evidente già dalla scelta dello pseudonimo – di Bambsy. Secondo quanto riportato dal profilo Facebook ufficiale della street artist, Bambsy sarebbe un cerbiatto di sette anni nato a Vienna e trasferitosi in Bosnia con il padre, fidato compagno delle avventure artistiche in strada. Nella realtà dietro la firma sembrerebbe esserci un’appassionata artista che da Banksy ha preso in prestito anche la pungente e dissacrante ironia con cui stravolge personaggi e ambientazioni delle fiabe.
Bambi
Fra gli alter ego al femminile di Banksy è presente anche Bambi, la misteriosa street artist inglese i cui stencil sono presenti sulle mura londinesi già da alcuni anni. Fra le sue opere più celebri un intenso ritratto di Amy Winehouse e una dissacrante parodia della copertina del pluripremiato La La Land dove Emma Stone e Ryan Gosling lasciano il posto a Donald Trump e Theresa May, trascinati in un vorticoso balletto sulle note di un emblematico Lie Lie Land… Secondo alcune indiscrezioni Bambsi è la tag di una nota popstar inglese. Di certo sono moltissime le star che compaiono fra i suoi sostenitori, da Kanye West a Rihanna, passando per Robbie Williams.
Lino Banksy
E che dire poi del nostrano Lino Banksy? Una rivisitazione tutta pugliese ideata da un “artista di streda” nato ad Andria che, ispirato dal sacro fuoco dello “spirito dell’Incoroneta”, ha rifatto il verso a moltissime opere dell’artista inglese rendendone protagonista il mitico Lino Banfi dei tempi d’oro.
Si potrebbe continuare all’infinito, sono davvero moltissimi ad essersi ispirati all’artista inglese, tuttavia il più grande alter ego di Banksy rimane Bansky, l’improprio nome con cui continuano a chiamarlo milioni di persone!
Per saperne di più, vi invitiamo a spulciare i profili degli artisti citati:
http://www.streetartistbambi.com/
https://www.facebook.com/linobanksyofficial/