Black hole sun
Won’t you come
And wash away the rain
Black hole sun
Won’t you come
Won’t you come…
Con in testa le note e le parole dell’iconica “Black hole sun” dei Soundgarden, Opiemme – street artist italiano noto a livello internazionale per i suoi interessanti lavori che combinano colore e poesia – parte alla volta di Lodz per un sopralluogo in vista della prossima partecipazione all’Urban Forms Gallery, progetto di arte pubblica che dal 2009 sta trasformando il volto della cittadina polacca grazie a murales, installazioni e performance di artisti provenienti da tutto il mondo. Non è la sua prima volta in città: già nel 2016 il suo lavoro site specific Taurus, realizzato con la comunità, aveva illuminato Jaracza Street, cuore di un quartiere non facile di Lodz.
(foto copertina: Paweł Trzeźwiński – Opiemme, Black hole sun, 2017 spray su stencil, idropitture su cartongesso, Kapitana Stefana Pogonowskiego 5/7 Street, Łódź, Poland- Urban Forms Foundation)
Il viaggio si rivela una buona occasione per un piccolo extra, in vista della prossima opera prevista per l’autunno. A Lodz lo attende, infatti, un lungo muro ad altezza uomo diviso in blocchi, quasi una pellicola cinematografica dai fotogrammi vuoti. Un invito irresistibile per chi, come Opiemme, possiede l’invidiabile capacità di immaginare e reinventare le architetture attraverso cromie e parole, evocando suggestioni, emozioni. Nella testa c’è ancora quella canzone, da cui lo street artist si lascia guidare riempiendo gli spazi con un’emblematica fase solare che da materia primordiale cresce fino ad esplodere in un buco nero, un black hole sun, appunto. Stencil neri su fondo bianco, una tavolozza minimale al punto giusto tanto da concentrare l’attenzione sulla rappresentazione di quello che sembra un corpo celeste tanto veloce da apparire fermo, una sequenza che l’occhio segue come una lettura, finendo per perdersi nella forza centrifuga del vortice dell’ultimo blocco da cui si irradiano particelle infinitesimali formate da caratteri neri. Una frammentazione simile ad un dolore sordo, quello che accompagna la dipartita di qualcuno o qualcosa a cui teniamo molto, ed è questo il poetico omaggio dell’artista ad una voce, quella del recentemente scomparso Chris Cornell, colonna sonora di una generazione.
(all photos: Paweł Trzeźwiński – Opiemme, Black hole sun, 2017 spray su stencil, idropitture su cartongesso, Kapitana Stefana Pogonowskiego 5/7 Street, Łódź, Poland- Urban Forms Foundation)
Info
Opiemme
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Urban Forms Gallery
http://www.galeriaurbanforms.org/
https://www.facebook.com/urbanforms/