Il congresso al Metropolitan: Salvini a Napoli con Molteni

by Eleonora Iasevoli
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Matteo Salvini

La conferenza di Matteo Salvini, questa mattina al cinema Metropolitan di Napoli, si apre
osservando un minuto di silenzio per i tre vigili del fuoco che nella notte hanno perso la
vita ad Alessandria. Se venisse confermata la natura dolosa – dichiara Salvini – faremo in
modo che chi ha sbagliato paghi. Sessanta minuti di riflessione, di preghiera, che
introducono la presentazione di una squadra decisa a offrire un’opportunità di cambiamento
che ha già un volto e un nome: Nicola Molteni, il cui obiettivo non sarà quello di
commissariare, ma quello di coordinare più di duecento amministratori locali, con la
certezza di avere entro la fine dell’anno diecimila iscritti alla Lega.

Tra breve, la tessera sarà disponibile in tutte le sedi. Uomini e donne di buona volontà – così li
definisce Salvini – che non abbiamo problemi con la giustizia e che siano disposti ad
impegnarsi per combattere contro la camorra, senza se e senza ma.

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Segue l’affondo a De Magistris colpevole come la Raggi di non saper fare il sindaco. Il Comune ha sfrattato
un’officina anticamorra – ricorda Salvini – che dà speranza a centinaia di donne a
Scampia, al contrario la sua intenzione è quella di potenziare l’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata e non tralascia l’area del Vasto preda dell’anarchia e teatro di risse a cielo aperto, priva di controlli efficaci. Inevitabile la lotta alle mafie straniere, prima fra tutte quella nigeriana. Tocca ancora il tema
della Sanità il ministro, della riduzione delle liste di attesa, dei contributi regionali,
delle case popolari da assegnare prima agli italiani, senza dimenticare la necessità di un
piano efficace per la gestione dei rifiuti: perenne emergenza che mette in ginocchio la
cittadinanza, costringendola a pagare più tasse. I rifiuti vanno raccolti e valorizzati,
come in Lombardia dove ci sono già 13 impianti. Una regione che comincia a pensare in
grande – l’ambizione di Salvini – non chiusa nel recinto del litigio tra i tre
moschettieri: De Luca, Di Maio, De Magistris.

Una regione che dia la possibilità ai giovani di restare sul territorio, la cui unica prospettiva non sia, dunque, solo la fuga.
Più soldi a disposizione per gli Enti locali, per le telecamere nei Comuni, negli asili,
nelle case di riposo. Una campagna senza redditi di cittadinanza, che punti sullo
sviluppo, sulla crescita, sulle infrastrutture: l’alta velocità capace di collegare Napoli
al resto del mondo, aeroporti all’altezza e porti fatti per accogliere un turismo che
paga, non una flotta raccatta migranti – non la manda a dire Salvini che anticipa anche le
domande della stampa, annunciando che il nome del candidato presidente arriverà alla fine
del percorso. Prima si costruirà il programma, l’idea e alla fine si sceglierà, dando
spazio alle liste civiche. Un plauso al rettore dell’Università di Salerno per la qualità
del lavoro svolto e un invito a competere sul merito, sulla qualità dell’insegnamento, per
ambire alla ‘cacciata dei baroni’. Entro pochissimi giorni ogni realtà cittadina –
conclude Salvini – avrà il suo responsabile, comune per comune, per coinvolgere il meglio
della società civile che non è quella che ha imbrattato i muri del Metropolitan prima
dell’incontro.

Non sarà, inoltre, permesso l’avvio regolare dei lavori, fino a quando il
presidente del Consiglio non verrà in parlamento ad assicurare che non si perderà neanche
un posto di lavoro all’ILVA, poiché il sostegno alle imprese e ai lavoratori resta un
punto fermo della Lega.

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