Da martedì 21 a domenica 26 febbraio, al Teatro Bellini di Napoli, situato in via Conte di Ruvo 14 (traversa di piazza Bellini), andrà in scena lo spettacolo teatrale Casa di bambola.
Il testo, scritto nel 1879 ad Amalfi dal drammaturgo norvegese Henrik Ibsen, fu considerato uno dei primi e più importanti manifesti del femminismo. La protagonista dell’opera è, infatti, Nora, moglie esemplare e mamma premurosa, regina indiscussa del focolare domestico, che costituisce il perno principale delle proprie occupazioni e delle proprie preoccupazioni. Ad assisterla in ogni attività c’è l’affettuoso marito Torvald, solido muro maestro su cui si poggia la sua l’intera esistenza, senza il quale, altrimenti, sarebbe, come ammette candidamente, una donna dimidiata, incapace di provvedere alle più banali attività. In effetti Nora, nonostante il dato anagrafico, non è mai cresciuta, ma rimasta nella sua dimensione di pupattola, semplicemente passata dalla tutela del padre alla custodia del marito. Il titolo dell’opera, infatti, fa riferimento proprio alla sua condizione di bambola, reclusa in una casa in cui è solo un’ospite, gradita nella misura in cui si dimostra capace di assolvere ai propri doveri di moglie e madre. Uno spiacevole episodio farà crollare tutte le illusorie certezze di Nora, che si renderà finalmente conto di aver sempre condotto una vita tracciata, fino ai più piccoli dettagli, da altri, nella paura dello scandalo, nel terrore del rifiuto, nella minaccia dell’abbandono.
Ad oggi, l’etichetta di manifesto femminista priverebbe Casa di bambola della sua reale portata e contemporaneità: Casa di bambola è in realtà il manifesto dell’emancipazione dell’individuo. A prescindere dal genere, dalla posizione sociale, dal contesto di provenienza, prendere coscienza delle briglie imposte dal costume, dalla società, dalla cultura, per poi reciderle, resta un’impresa eroica. Nora è quindi un’eroina senza tempo. Per questo motivo, nello spettacolo teatrale portato in scena al Bellini, non c’è alcun riferimento al contesto cronologico in cui maturò l’opera. Lo spettatore assiste ad un’opera che pare scritta nella sua epoca.
Casa di bambola
Lo spettacolo Casa di Bambola, tradotto, adattato e diretto da Andrée Ruth Shammah, è prodotto dal Teatro Franco Parenti/Fondazione Teatro della Toscana. Nel cast: Filippo Timi, Marina Rocco, Mariella Valentini, Andrea Soffiantini, Marco De Bella, Angelica Gavinelli e Paola Senatore. Spazio scenico: Gian Maurizio Fercioni – elementi scenici Barbara Petrecca – costumi Fabio Zambernardi in collaborazione con Lawrence Steele – luci Gigi Saccomandi – musiche Michele Tadini.
Informazioni e recapiti
Lo spettacolo, nei giorni giovedì 23, + e sabato 25, comincerà alle ore 21. Domenica, invece, avrà inizio alle ore 18.
Per maggiori informazioni, è possibile contattare la segreteria al numero di telefono 081 549 1266.
Per le foto, si ringrazia l’ufficio stampa del Teatro Bellini.