Da mercoledì 4 a domenica 15 aprile, presso il Teatro Mercadante, si terrà la rappresentazione del Prometeo, la celebre tragedia greca eschilea curata dal punto di vista registico e scenico da Massimo Luconi.
PROMETEO: LO SPETTACOLO
Prometeo è da considerarsi il simbolo della ribellione, di un’umanità che pretende la libertà a dispetto delle imposizioni del potere e della natura. Il titano, d’altronde, dona il fuoco agli uomini per liberarli dalla loro condizione di inettitudine e di inesperienze; tuttavia il fuoco nella vicenda ha un ruolo ambiguo, come fluttuante e poco chiaro è Prometeo stesso, vittima del potere del nuovo consesso degli dei, Zeus, ma anche consapevole di averlo ingannato. Il personaggio, descritto in maniera esemplare da Eschilo e fatto rivivere in maniera egregia da Lazzareschi, accetta il suo destino senza opporre resistenza, rivelando al pubblico i suoi pensieri con disarmante modernità. La tragedia indaga, d’altronde – e ciò l’ha inteso perfettamente il regista Luconi – le inquietudini e le angosce dell’essere umano, la sua psiche, i suoi desideri, le sue aspirazioni, le sue insoddisfazioni e, soprattutto, la sua volontà di conoscere e valicare i limiti stessi della conoscenza. Pertanto, anche attraverso le voci degli altri personaggi, Prometeo narra il tormento dell’uomo, un tormento di cui il protagonista, con straordinarie capacità profetiche, conosce ogni mitico dettaglio, dimostrando di non avere paura di nulla, nemmeno delle nuove divinità, intese come tiranni imperscrutabili e crudeli dell’intero universo.
Luca Lazzareschi interpreta Prometeo. In scena è affiancato da Alessandra D’Elia nei panni di Io, Floriana Cangiano in arte Flo, il Coro, Gigi Savoia nel ruolo di Ermes, Tonino Taiuti nel ruolo di Oceano. In una veste speciale e innovativa è presente anche il fisarmonicista Vittorio Cataldi.
Lo spettacolo è stato presentato alla prima edizione della rassegna Pompeii Theatrum Mundi presso il Teatro Grande di Pompei l’estate scorsa. Prodotto dal Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale con Fondazione Campania dei Festival-Napoli Teatro Festival Italia, l’allestimento presenta un’ installazione di Moussa Traore, scultore e artista senegalese. I costumi sono di Aurora Damanti, mentre le musiche sono di Mirio Cosottini. La consulenza storico-letteraria è di Davide Susanetti, della cui traduzione del testo si è avvalso Luconi.
INFORMAZIONI E RECAPITI
I giorni 4, 6, 10 e 13 aprile lo spettacolo inizierà alle ore 21.00; i giorni 5, 11 e 12 aprile alle ore 17.00; i giorni 7 e 14 aprile alle ore 19.00, mentre i giorni 8 e 15 aprile il palco si aprirà alle ore 18.00.
Per qualsiasi informazione e curiosità, è possibile contattare la biglietteria al recapito fisso 081.5513396 oppure scrivere all’indirizzo e-mail biglietteria@ teatrostabilenapoli.it.