Tredici custodie cautelari in carcere e sette ai domiciliari: ci sono anche nomi eccellenti come quello di Angelo Di Costanzo (presidente della Provincia di Caserta e sindaco di Alvignano), dell’assessore all’Ambiente di Alvignano Simone Luigi Giannetti, del sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello e il presidente del consorzio di bonifica del Sannio Alifano Pietro Andrea Cappella tra gli arrestati nelle scorse ore su ordinanza della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Lo riporta il sito Pupia mentre il video è stato pubblicato da Agorà 24.
Un’operazione che ha visto in campo dalle prime luci dell’alba oltre 150 militari tra Carabinieri e Fiamme Gialle. Le indagini avrebbero portato alla luce un sistema diffuso di malaffare. Al centro gli appalti per la gestione dello smaltimento di rifiuti e più in generale del ciclo di rifiuti. Tra corruzione, turbative d’asta e abusi d’ufficio, a essere favorita sarebbe risultata sempre la Termotetti s.a.s. e altre società riconducibili a quello che gli stessi inquirenti definiscono colosso imprenditoriale.
ANGELO DI COSTANZO E GLI ALTRI ARRESTATI
Una sorta di “cricca”, dunque, pilotava l’assegnazione degli appalti nell’area matese. I Comuni interessati quelli di Alvignano, Piedimonte Matese e Casagiove. L’elenco degli arrestati vede come primo nome quello di Luigi Imperadore, ritenuto dagli inquirenti dominus della Termotetti. A seguire, un lungo elenco di amministratori locali e imprenditori, tra cui spicca il nome di Angelo Di Costanzo.
In carcere sono finiti:
- Luigi Imperadore
- Francesco Raucci
- Francesco Iavazzi
- Vincenzo Cappello
- Luciano Sorbo
- Pietro Terrieri
- Antonio Manca
- Gaetano Rauso
- Angelo Di Costanzo
- Pietro Andrea Cappella
- Ernesto Palermiti
- Vincenzo Mario Franco
- Simone Luigi Giannetti
Mentre ai domiciliari:
- Antonella Tedesco
- Giuseppe Simonetti
- Elpidio Russo
- Giuseppe Imperatore
- Fabio Menditto
- Gennaro D’Onofrio
- Domenico Marra
APPALTI PILOTATI, LE ACCUSE
Secondo l’accusa, come riporta l’articolato comunicato stampa inviato dalla Procura, le gare per l’assegnazione del servizio di igiene urbana dei comuni di Alvignano, Piedimonte e Casagiove e gli annessi servizi collaterali sono state contaminate ab origine e in itinere. In questo quadro accusatorio, sarebbe chiave la figura di Francesco Raucci, ex dirigente CUB, che su mandato di Luigi Imperadore e di Antonella Tedesco (anch’essa al vertice di Termotetti s.a.s.) si sarebbe pervicacemente ed insidiosamente ingerito nelle gare al centro dell’indagine. Il Raucci avrebbe orientato il contenuto degli atti di gara in modo da renderli, sempre utilizzando le parole della Procura, abiti su misura per la Termotetti.