CHIARA MARCIANI, SVOLTA NELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE CAMPANIA

by Comunicato Stampa
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Chiara Marciani, assessore Formazione Professionale Campania

Chiara Marciani è assessore alla Formazione Professionale Campania – oltre che avere l’importante delega alle Pari Opportunità. Chiara Marciani ha assunto il suo incarico dopo l’elezione del governatore Vincenzo De Luca lo scorso anno e ricopre un ruolo delicatissimo, ma la strada che ha tracciato dal suo arrivo a Palazzo Santa Lucia le è valsa già tantissimi complimenti, in particolar modo dalle associazioni di categoria (Si.Form. e Movimento Libero e Autonomo delle Scuole di Formazione Autofinanziate in primis). Merito di un lavoro certosino e nell’ottica della trasparenza e della legalità. Dall’insediamento di Chiara Marciani, gli iter burocratici per la formazione professionale in Campania si sono notevolmente snelliti e la Regione ha recuperato un certo ritardo accumulato in passato su alcuni temi chiave, anche da un punto di vista di scadenze dettate dall’Unione Europea.

I numeri della Formazione Professionale Campania, affermano associazioni e i sindacati, meritano attenzione. L’intero comparto è in crescita e – soprattutto per quanto riguarda l’artigianato – offre importanti sbocchi occupazionali.

A TU PER TU CON CHIARA MARCIANI

Assessore Chiara Marciani, come ha trovato la situazione del comparto formazione professionale al suo insediamento e come è adesso. Soprattutto, quali saranno i prossimi cambiamenti per completare la “svolta”, così come definita dagli enti di categoria, che sta vivendo la formazione professionale campana?

“Abbiamo iniziato un lungo e complesso percorso volto innanzitutto alla semplificazione delle procedure burocratiche necessarie per l’avvio dei corsi e per la loro conclusione. I controlli sono stati delegati agli uffici provinciali della Regione, e non più alle Province, per garantire omogeneità e utilizzo degli stessi strumenti di verifica. Il percorso ora deve vederci tutti coinvolti nel creare un sistema di formazione professionale di alta qualità, che sia soprattutto vicino alle esigenze del mondo del lavoro. Per fare ciò si parte dalla modifica del sistema di accreditamento, dall’utilizzo di standard formativi adeguati per arrivare ad un’analisi delle figure professionali più vicine alle esigenze del mercato del lavoro in Campania”.

Chiara Marciani tavolo Formazione Professionale Campania

Chiara Marciani durante un convegno promosso dalle scuole di formazione professionale Campania.

Lei da subito ha cercato il dialogo con gli operatori del settore. Quanto è stato importante in questo percorso l’apporto delle associazioni di categoria?

“È importante stabilire delle regole che possano essere applicabili. Spesso nel passato in questo settore alcune procedure sono state disattese perché non applicabili. Un dialogo costante, nel rispetto naturalmente dei ruoli che competono a ciascuno di noi, aiuta invece a creare percorsi che possano essere di più facile applicazione”.

I numeri in suo possesso sanno raccontare quanto, in questo momento in Campania, la formazione professionale quanto impatta sul mercato del lavoro?

“Non in maniera dettagliata. Il lavoro che stiamo portando avanti, tramite la definizione del repertorio regionale delle qualifiche professionali è proprio quello di rendere la “qualifica” un documento che realmente attesti delle competenze acquisite, magari anche tramite percorsi formativi non convenzionali che possono essere valutati e presi in considerazione. La qualifica professionale deve permettere ai nostri giovani, e non solo, di avere una formazione spendibile in Regione Campania, in Italia ed in Europa. Nel repertorio, poi, stiamo inserendo figure professionali che possano essere di più facile collocazione nel mercato del lavoro, valorizzando anche le peculiarità del nostro territorio. Senza escludere i mestieri e le professioni considerate di nicchia, che tuttavia ci vedono in Italia ed all’estero come delle eccellenze. Abbiamo ad esempio inserito la figura del designer nell’oreficeria, o il casaro con specializzazione per la mozzarella di bufala. Ed infine abbiamo inserito figure che possono anche valorizzare il settore della formazione, come il tecnico valutatore delle competenze”.

Legalità e trasparenza sono i cardini attorno a cui si muove la riforma della formazione da Lei impostata. Cosa è stato fatto in questo senso?

“Come già sottolineato regole trasparenti di facile applicazione uguali per tutti su tutto il territorio regionale. Stiamo lavorando per abbreviare ulteriormente i tempi e informatizzare tutto il processo istruttorio”.

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