In scena venerdì 7 aprile, al Teatro San Ferdinando di Napoli, situato in piazza Eduardo De Filippo, lo spettacolo Yama, produzione della compagnia Vertigo Dance Company, con concept, regia e coreografie di Noa Wertheim e musiche originali di Ran Bagno e violoncello di Hila Epstein.
Yama
Lo stile caratteristico della compagnia israeliana è fortemente riconoscibile sin dai primissimi minuti: una danza volta ad oltrepassare limiti e barriere, attraverso l’utilizzo di un linguaggio universale tradotto in movimento. Un senso di comunità che tenta di risvegliare le coscienze di ciascuno in modo molto diretto.
In Yama il messaggio appare abbastanza chiaro: la chiusura dell’essere umano nelle proprie convinzioni dà luogo troppo spesso ad una forte incomunicabilità, di cui materialmente lo spettatore può avvertire il peso grazie ai massicci blocchi di pietra che, scendendo lentamente in scena, gravano di fatto sui danzatori. Plauso, in questo caso, alle scenografie di Nathalie Rodach ed alle luci sapientemente studiate di Dani Fishof.
Una produzione senz’altro d’effetto, che forse lascia un po’ a bocca asciutta lo spettatore per l’assenza di un vero e proprio climax, atteso sia da un punto di vista coreografico che musicale.
Di indiscussa bravura i nove danzatori, che rendono lo spettacolo qualitativamente elevato e sicuramente non carente di originalità.
Per le foto, si ringrazia l’ufficio stampa del Teatro Stabile