Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha bandito un concorso per n.2 borse di studio per l’attività di ricerca post lauream nell’ambito degli scavi stratigrafici (2016) presso il Parco Archeologico di Paestum comune di Capaccio (SA). Le due borse di studio hanno durata semestrale (dal mese di giugno al mese di dicembre 2016), ciascuna delle quali per un importo di euro 9.000,00, per lo svolgimento della attività di partecipazione alla ricerca archeologica e alla campagna di scavo 2016 nell’area archeologica di Paestum, in particolare
1) programmazione e documentazione dello scavo stratigrafico, con acquisizione ed elaborazione digitale e vettoriale di piante e del materiale grafico;
2) attività di laboratorio e catalogazione;
3) analisi scientifica dei dati;
4) collaborazione nella comunicazione e nella divulgazione dei risultati tramite pubblicazioni, conferenze, convegni, etc
Possono candidarsi, entro il 7 maggio 2016, coloro che, italiani o stranieri, siano in possesso di diploma di specializzazione e/o dottorato di ricerca in Archeologia o titolo di studio equipollente in base agli accordi internazionali o alla legge. Il bando completo e il modulo di partecipazione sono scaricabili dal sito del Parco Archeologico di Paestum all’indirizzo web http://www.museopaestum.beniculturali.it/index.php?it/21/news/82/il-parco-archeologico-di-paestum-bandisce-borse-di-studio-per-giovani-archeologi.
Il museo archeologico Nazionale di Paestum
Il museo archeologico Nazionale di Paestum è ente autonomo dipendente direttamente dal MIBACT. Attualmente è diviso in tre sezioni: Da Poseidonia a Paestum. Dalla fondazione della città greca al tramonto dell’egemonia lucana (piano terra); Prima di Poseidonia. Il territorio a sud del Sele in età preistorica e protostorica (galleria superiore); Paestum romana (primo piano: attualmente chiusa per lavori in corso). L’area del Parco Archeologico di Paestum rappresenta una incredibile miniera di reperti arecheologici. Tra i ritrovamenti più spettacolari esposti nel museo spiccano le metope (lastre scolpite che decoravano un grande tempio) provenienti dall’Heraion di foce Sele, e la tomba cosiddetta del Tuffatore, una tomba dipinta di V sec. a.C., e le lastre dipinte delle tombe di IV e III sec. a.C. In questa stessa zona, lateralmente rispetto al Museo, è la Chiesa della SS. Annunziata, più nota come Basilica Paleocristiana, fiancheggiata da un palazzotto vescovile settecentesco che, prima della costruzione del Museo, ospitava le raccolte provenienti dagli scavi della città.
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